28 luglio 2021 16:37

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sono gay, sulla quarantina, sposato da nove anni. Mio marito, poco dopo che ci siamo messi insieme, ha commesso qualche piccolo tradimento (scambi di foto e messaggi con un altro). All’epoca l’ho affrontato e mi ha mentito. Ho deciso di lasciar correre, stavamo insieme da poco. Qualche anno dopo prende le piattole e me le attacca. Dice che probabilmente c’entra il volontariato che fa per i senzatetto. Lascio di nuovo correre. Passano un paio di anni, e in un momento d’insicurezza gli guardo l’iPad, trovando la conferma che con il tizio delle foto e dei messaggini, all’inizio della relazione, ci andava a letto. Il che mi provoca una seria depressione. Anni di timori venivano confermati, e indagando ulteriormente ho scoperto che scopava anche con un altro. Ha ammesso solo quando gli ho mostrato le prove. Ho deciso di perdonare e dimenticare. Era troppo doloroso, volevo solo guardare avanti e proseguire la nostra vita. In quel periodo abbiamo valutato l’ipotesi della coppia aperta, e gli ho detto che a me stava bene, quel che non mi andava era di condividere la vita con uno che mentiva tanto facilmente. Abbiamo deciso che la coppia aperta non era una buona idea, e praticamente non ne abbiamo più parlato. Mi fa piacere aver deciso di guardare avanti, perché gli ultimi quattro anni sono stati ottimi. Non si litiga, il sesso va bene, abbiamo una casa stupenda e facciamo vita sociale. Da anni non sentivo il bisogno di frugare nelle sue cose. Mi sentivo al sicuro nella coppia. Finché due settimane fa non scopro che ha (di nuovo) le piattole e che (di nuovo) me le ha attaccate. Dice che non sa come può essersele prese. I tradimenti e le bugie del passato sono ovviamente tornati alla ribalta, e adesso metto in dubbio tante cose. L’unico modo per sapere la verità credo sia trovare le prove, e proprio no. Non ricomincio a frugargli nel telefono e nel tablet. Se decido di restare, resto. Ma resto? I tradimenti del passato non valgono più perché abbiamo voltato pagina? Queste piattole sono da considerare una cosa a parte? Uno può prendersi le piattole al pube anche con un massaggio non erotico? O sono io lo scemo con un marito che fin dal primo giorno scopa in giro a sua insaputa?

– Scratching Head And Meat

Se resti o meno dipende dalla tua soglia di sopportazione, SHAM. Hai sopportato le infedeltà di tuo marito anni fa: sopporterai anche quest’ultimo, probabile tradimento e tutti quelli che – considerato il curriculum – probabilmente verranno? Rispondi a questa domanda, SHAM, e saprai cosa fare.

Quanto alle ultime piattole, SHAM: sì, è possibile se le sia prese durante un massaggio non erotico. Se il posto era sporco, se riutilizzano gli asciugamani senza lavarli, se non disinfettano il lettino. Mi sfugge chi possa volere un massaggio in un simile porcile, ma forse tuo marito si accontenta.

Devo però dire che… è assai più probabile che tuo marito, uno che sulle piattole precedenti ti ha mentito in faccia, menta di nuovo. Le piattole – i pidocchi del pube – si trasmettono quasi sempre con il contatto pube a pube. Esempio: uno ha le piattole, struscia l’inguine sull’inguine di uno che non ce le ha, e dopo ce le hanno tutti e due. Il che non vuol dire che tuo marito abbia fatto sesso con il massaggiatore. Poteva essere un trattamento full-body-contact, quelli in cui chi lo pratica si spoglia e massaggia il cliente con tutto il corpo, e anche se per me me quello è un massaggio erotico, magari tuo marito lo vive (e lo considera) diversamente.

Ma ipotizziamo il peggio: tuo marito non ha mai smesso di tradirti. Ovvero è l’uomo che è sempre stato. Magari uno di quelli che monogami vorrebbero esserlo davvero, e quando tradiscono ci stanno male. O magari è uno stronzo egoista che non vuole la coppia aperta per non concederti la stessa libertà. In entrambi i casi, SHAM, è difficile che cambi. Quindi che fare?

Lasciarlo vuol dire rinunciare alle cose che del matrimonio ti piacciono: il sesso appagante dopo quasi dieci anni, la scarsa conflittualità, la casa che avete creato insieme, la vita sociale condivisa. Ma se rimani sentendoti uno stupido, SHAM, la tua rabbia e il tuo risentimento, entrambi giustificati, finiranno per rovinare anche quelle.

Sia chiaro: non penso che saresti uno stupido a restare. Solo che, se lo fai, devi accettare tuo marito per quello che è. Non per lui, ma per te. O meglio devi accettarlo di nuovo, dal momento che dubito avessi smesso di frugargli nell’iPad e nel telefono perché pensavi che non ti tradisse. Avevi smesso perché non volevi sapere.

Se decidessi di restare, SHAM, potresti continuare a fargli credere che un tradimento potrebbe costargli il matrimonio. Non lo fermerà – o almeno finora non l’ha fatto – ma se pensa di rischiare il matrimonio sarà meno incline ad approfittare di ogni occasione. Se non gli dai il permesso di “fare senza dire” e/o non gli dici che hai superato i suoi tradimenti, si sforzerà di essere ancora più discreto e continuerà a usare il preservativo per non attaccarti di peggio. (Dico “continuerà”, SHAM, perché se ti ha sempre tradito, e ha portato a casa solo le piattole, è probabile che con gli altri si protegga, per esempio usando il preservativo).

Per la cronaca, SHAM, accettare tuo marito per l’uomo che è senza dirglielo non mi sembra una soluzione ideale, in quanto sono un fan della non-monogamia etica. Ma con tuo marito la non-monogamia etica non è possibile. Continuerà a darti quel che ha dato fin dall’inizio. Se non lo sopporti, se è una cosa con cui non riesci a convivere, devi senz’altro andartene. Se riesci a conviverci, e ricominci a ignorare ciò che in fondo sai da sempre, potresti anche restare.

Buona fortuna.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Se si rompe il preservativo, chi pensi che debba pagare la pillola del giorno dopo?

– Settle This Argument

Lo stato.

***

Sto per intraprendere una relazione sessuale con un uomo divenuto da poco paraplegico. (Per la cronaca, siamo entrambi sui 30, eterosessuali e cisgender). Dopo l’incidente non ha più avuto rapporti sessuali, né quindi molte occasioni per capire come funziona ora per lui il sesso. Mi ha detto che è insensibile dalla vita in giù. Non so se da quando è paraplegico abbia avuto erezioni, ma dice che dopo l’incidente non riesce più a raggiungere l’orgasmo. Mi chiedevo se tu (o i tuoi esperti, o lettori) aveste consigli o risorse da indicarci. Voglio che per lui sia un’esperienza il più possibile appagante.

– Sensitive Personal Issues Need Exploration

Leggetevi il post“Keeping the romance alive after a spinal cord injury” (Mantenere viva l’intimità dopo una lesione al midollo spinale) sul blog Spinalcord.com. Contiene ottimi spunti, SPINE, e un sacco di link utili.

Il mio consiglio: vuoi che questa esperienza sessuale – la prima per lui dopo l’incidente – sia appagante, e questo va benissimo. Ma è più facile che l’esperienza sia positiva se non la basi interamente sul suo uccello. Non dico di ignorare il suo uccello, SPINE, ma devi avvicinarti a questo incontro – dovete farlo entrambi – con la certezza di poter condividere un’esperienza appagante e riuscita anche se a lui non si rizza o non riesce a venire. Gli ci vorrà un po’ di tempo per capire di cosa ha bisogno – per raggiungere l’erezione o l’orgasmo – e nel frattempo, SPINE, ha la lingua, le braccia e le mani che funzionano perfettamente.

I rapporti sessuali non penetrativi, inoltre, o quelli in assenza di erezione/i, non sono un premio di consolazione. Sono esperienze sessuali perfettamente appaganti, nelle quali inoltre – cosa non da poco – lui già adesso, erezione o meno, può eccellere. Se vuoi che dalla sua prima esperienza sessuale dopo l’incidente esca rassicurato sul suo corpo e sulle sue capacità, basala sul reciproco piacere, non sul suo uccello.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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