19 novembre 2021 16:35

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Ho una domandina stupida sulle etichette. Sono una persona non binaria indicata alla nascita come maschio. Nella vita e negli interessi sentimentali tendo alla femminilità. Ho una domanda sull’inclusività della parola “lesbica”. Vale solo per le donne? O comprende chiunque sia femminile e provi attrazione per la femminilità? Voglio definirmi nel modo corretto, senza pestare i piedi a nessuno.

–All Loves Labeled Inclusively

Come etichetta, ALLI, a me “lesbica” sembra parecchio binaria. È chiaro che il significato delle parole si evolve e cambia col tempo, e che il significato si adegua all’uso. Ma attualmente “lesbica” indica – ed è usato in quel senso, e quasi certamente continuerà a esserlo – una donna sessualmente e affettivamente attratta in modo esclusivo dalle donne*. E quindi proprio non capisco, ALLI, perché una persona non binaria come te (femminile e attratta dalla femminilità) possa volersi definire lesbica. Se non sei né donna né uomo, ALLI, perché dovresti usare un’etichetta così binaria? (perché tu ti senta in diritto di usarla è un altro discorso, che delego alla sezione dei commenti).

Ciò detto, nessuno può vietarti di definirti lesbica. Hai presente cosa dice chi contesta quelli che parlano di cancel culture? Che la cancel culture non esiste, è solo un richiamo alle responsabilità individuali? Ebbene, ALLI, non esiste nemmeno chi può decidere dell’identità delle persone. Non c’è una polizia identitaria che può arrestarti o multarti per come scegli di definirti. Esiste solo gente che può trovarlo fastidioso. Nel tuo caso, ALLI, qualche lesbica lo troverà di certo fastidioso – molto fastidioso – ma le lesbiche infastidite non possono certo impedirti di definirti lesbica, non più di quanto gli editorialisti infastiditi di Slate possano impedire a Louis C.K. di riempire le arene. Nessuno lo può cancellare, così come nessuno può dirti chi sei.

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Sto flirtando con un mio compagno di classe. Ha quattro anni più di me e una certa passione per le droghe e alcune sottoculture, ma anche una vivace presenza sui social. Stiamo pensando di vederci, ma so già che rientrerebbe in una mia tendenza seriale poco sana: scegliere gente che non sa cosa vuole e non riesce a impegnarsi. Mi godo l’eventuale sesso e stop? Oppure sto alla larga per proteggermi?

–Should I Fuck This Intriguing New Guy?

Dipende. Dopo che hai riconosciuto questa tendenza – quella ad affezionarsi a uomini che non sanno cosa vogliono e/o non ri impegnarsi – ti è riuscito di goderti il sesso con uomini incapaci di impegnarsi senza affezionarti? Se la risposta è sì, SIFTING, se hai la certezza di non lasciarti coinvolgere, allora scopatelo serenamente. Ma se la risposta è no – se non riesci a scopare senza affezionarti – allora non farlo.

Allargando di un bel po’ l’inquadratura: non mi riferisco a te, SIFTING, né ai tuoi trascorsi sentimentali, ma a volte, quando ci raccontiamo che un uomo è “incapace di impegnarsi”, semplicemente non vuole impegnarsi con noi. E a volte, quando ci diciamo che una donna “non sa cosa vuole”, in realtà non vuole noi. E va benissimo. Serve a proteggere l’ego. Ma se finiamo col crederci – se ci autoconvinciamo – soffriremo da morire quando l’ex, quello che non sapeva cosa voleva, di colpo lo scoprirà. E non saremo noi.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sono una donna cis di 31 anni che vive nel sud degli Stati Uniti. Conoscere gente qui è un incubo. Sembra che tutti si siano sposati a ventidue anni e siano grandi fan di Gesù. Mi sono appena lasciata e ho riaperto le app, e il primo appuntamento è stato stupendo. Lui di sinistra, simpatico e dell’età giusta, con il mio stesso senso dell’umorismo. Mi sono divertita da matti, e ci siamo scambiati i numeri. Dopodiché il nulla. A denti stretti gli ho mandato un messaggio, e ancora aspetto risposta. A che punto devo darlo per perso? E come si supera la delusione profonda di vedersi trattare così da uno con cui ti eri trovata davvero bene?

–Ghosts Are Horrible

La settimana scorsa ha chiamato il Savage Lovecast un’ascoltatrice che si era arrabbiata perché un tizio era sparito, un vicino davanti alla cui porta doveva passare tutti i giorni, e un giorno lo aveva visto portare fuori dal suo appartamento cadavere su una barella. Come dice quel meme, “ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui tu non sai nulla”. Quanto alla tua battaglia, GAH, vedi il lato positivo. Il primo appuntamento da quando sei tornata sulle app è andato bene! Non ce n’è stato un secondo, e mi spiace, e ammesso che lui non sia morto è stato scortese a sparire. Ma se dove vivi c’era un tizio con cui sei riuscita a passare una splendida serata (anche se è finita lì), GAH, non è impensabile che possano essercene altri con cui passare serate altrettanto splendide (e che magari porteranno a qualcosa).

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L’ALTRO GIORNO LECCANDOLA A UN’AMICA LE HO VISTO UN’ESCRESCENZA SULLE GRANDI LABBRA DI SICURO NON ERA NIENTE MA TU HAI IDEA DI COSA FOSSE?

NON NE HO IDEA MA SE L’ESCRESCENZA È IN UN PUNTO DOVE LA TUA AMICA NON RIESCE A VEDERLA DEVI DIRGLIELO COSÌ VA DAL MEDICO.

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Ho frequentato per qualche settimana un tizio e ci ho fatto sesso, non protetto. Subito dopo ho scoperto che aveva l’herpes. Mi ha dato fastidio perché avevo i preservativi sul comodino. Ma mi sento anche in parte responsabile per non averne parlato prima. A lui pochi giorni dopo è venuto uno sfogo. Abbiamo continuato a vederci usando il preservativo, finché una notte ero fumata e lui non se l’è messo. Questo dopo che prima mi aveva chiesto se volevo farlo di nuovo senza, e io gli avevo chiesto esplicitamente di usarlo. Non ci vediamo più, ma mi sembra davvero una bastardata. Sembrava così gentile.

–What The Fuck Was That

Quello che ha fatto, WTFWT, è una bastardata. E lui non è affatto gentile. Ormai non puoi più farci granché, se non imparare la lezione. Primo: non si allude. Non metti una scatola di preservativi sul comodino sperando che lui colga il messaggio e li usi. Gli dici che i preservativi sono lì per essere usati, e che il suo uccello, se non ne indossa uno, ai tuoi buchi nemmeno si avvicina. Se poi il preservativo dovesse magicamente sparire una volta entrato nel tuo buco, sporgerai denuncia. Secondo: certe cose non si chiedono, che sia in modo esplicito o meno. D’ora in poi, WTFWT, certe cose si pretendono. Senza ambiguità e senza equivoci. E vatti a fare gli esami.

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Cis, sposato, etero. Ma sono innamorato di te. Se potessi, come mi sedurresti? Non ho mai fatto sesso con un uomo perché la fica mi piace un sacco e mi piace la sensazione della donna, ma con te penso che potrei. Sei sempre stato la mia eccezione. Da che parte cominciamo? Sono un povero etero che scrive a un gay chiedendogli di scopare.

–Lusting After Dan

Gli etero che ci provano coi gay pensano che la nostra reazione sia sempre “OMMIODDIO è la mia unica chance di scopare con un uomo vero!”. La verità, LAD, è che quando un etero ci prova con noi la maggior parte pensa: “Cristo, questo mi ricopre l’uccello di cacca”. Non che il pensiero impedisca ad alcuni gay di fare sesso con uomini che si definiscono eterosessuali ma segretamente sono bisessuali o gay, LAD, così come non impedisce ad alcuni di fare sesso con il rarissimo etero-temporaneamente-flessibile che si è preso una cotta per uno di noi. Ma è sempre seccante quando un etero dà per scontato che la sua eterosessualità sia un afrodisiaco che conduce i gay alla follia e fa domande come “Se potessi, come mi sedurresti?”. Formulata così, il presupposto è che io, avendone la possibilità, ci proverei o vorrei farlo.

Ecco, io sono un povero gay che risponde a un etero dicendogli: ripigliati.

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* Un saluto alle lesbiche asessuali, ovvero attratte dalle donne affettivamente ma non sessualmente, e a quelle aromantiche, che dalle donne sono attratte sessualmente ma non affettivamente. Vi vedo, con le vostre bandiere dell’orgoglio, i vostri avatar di cartoni giapponesi, e qui affermo la legittimità del vostro lesbismo.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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