01 marzo 2023 16:20

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Ho scoperto per caso che mio marito mi tradisce platonicamente con la sua ex. Conosco le tue obiezioni al concetto di tradimento platonico, ma qui si parla di lunghe lettere d’amore in cui le spiega che avrebbe voluto sposarla, che come lei non c’è nessuno, che la amerà per sempre eccetera. Le manda regali a mia insaputa, comunicano spesso e me lo nasconde. Quando l’ho scoperto sono crollata e l’ho affrontato, e inizialmente lui si è scusato. Ma di lì a poco ha cominciato ad accusarmi di “essere solo gelosa”. Continua a mentire e fare le cose di nascosto. Non posso parlarne perché si arrabbia, e mi sono rassegnata ad accettare la farsa che è il mio matrimonio. Gli ho detto che non è un problema se sono amici, a patto che la tratti come gli altri amici. Il che vorrebbe dire, per esempio, smetterla di professarle amore eterno. Lui però continua a farlo, e a questo punto ho capito che la situazione non cambierà mai. Lei sarà per sempre la sua fantasia romantica, e io la cretina comoda per la vita di tutti i giorni. Avevo già l’autostima a pezzi prima di conoscerlo, avendo subito violenze dal padre dei miei figli, alcolizzato, e quando mio marito mi ha chiesto di sposarlo mi sono sentita riscattata. Scelta. Poi ho scoperto che mi stava prendendo in giro. Ma sono rimasta con lui, dimostrando ulteriormente al mondo quanto poco valgo. Ad ogni modo non penso che dovrei andarmene. Voglio preservare un nucleo familiare che perlopiù funziona, e non stravolgere di nuovo la vita ai miei figli. Ma avresti qualche consiglio su come riuscire a guardarmi allo specchio per i prossimi decenni, prima che mi sia finalmente concesso di tirare le cuoia?

–Can’t Hack Another Really Aggravating Divorce Experience

Più che il concetto di tradimento platonico, CHARADE, io critico l’eccessivo ampliamento del concetto di tradimento emotivo.

Sostanzialmente trovo sciocco affermare prima che il tradimento è assolutamente imperdonabile, e subito dopo che ogni cazzo di cosa, dal guardare un porno al mandare a un ex un messaggino di buon compleanno, costituisce tradimento. Se quindi non penso che un marito che è amico di una collega o a volte si confida con qualcuno sul suo matrimonio sia colpevole di intrattenere una relazione (tutti esempi tratti da articoli sul tradimento platonico), un marito che invia lettere d’amore a una ex… e a quella ex dice che è l’amore della sua vita… ecco, lo stronzo in questione sta certamente intrattenendo una relazione.

Se fossi in te, CHARADE, io lo stronzo lo lascerei. Il comportamento di tuo marito mette in luce una tendenza alla crudeltà emotiva e una tale assenza di empatia che è difficile immaginare non si manifesti in altri modi, CHARADE, e col tempo potresti non riuscire a sopportare (o voler esporre i tuoi figli) alle sue schifezze. Ma se decidi di rimanere per il bene dei tuoi figli - cosa che la gente fa e che sostiene non si debba fare mai - allora dovrai modificare drasticamente le aspettative. Dovrai accettare il tuo matrimonio per quello che è ora, ovvero una collaborazione strettamente finalizzata alla crescita dei figli, dopodiché trovare un modo per metterti il cuore in pace… cosa ben più difficoltosa.

L’intensità dell’amore romantico è meravigliosa e spesso fugace, CHARADE, e nessuno vuole scoprire che la persona che ha detto di amarla appassionatamente - e di continuare ad amarla appassionatamente - è adesso (o è sempre stata) appassionatamente innamorata di qualcun altro. Ma tra due persone che hanno una relazione stabile, duratura, amichevole e poco conflittuale può svilupparsi un profondo senso di sicurezza, e quel particolare tipo d’intimità può essere una consolazione in sé. O un premio di consolazione. Va da sé che è un’intimità più difficile da raggiungere, quando una delle parti in causa è uno stronzo egoista e insensibile come quello che hai sposato. Ma dal consulente matrimoniale ci si va col marito che si ha, CHARADE, non con quello che vorremmo o che vorremmo avere.

Se riuscirai a superare il dolore e la rabbia - cosa che, ripeto, sarà ben più difficoltosa - non dovrai per forza prendere parte a una farsa. Il tuo matrimonio è quello che è, e non devi fingere che sia diverso. Ma se non riesci a superare il dolore e la rabbia, CHARADE, o se tuo marito s’inventa nuovi modi per rendervi infelici, non rimanere solo per i figli. (Hai mai parlato con un adulto i cui genitori, pur odiandosi, siano rimasti insieme per i figli? La maggior parte avrebbe preferito che divorziassero).

Fine della farsa. Il tuo obiettivo diventa il rispetto reciproco, le responsabilità condivise, due camere da letto separate e tutta la felicità che in questo matrimonio riesci a ritagliarti. Quest’ultima - la felicità che riesci a ritagliarti - può sembrare l’ostacolo più grande. Per superarlo, CHARADE, fai tutto ciò che serve per svincolare la percezione del tuo valore e la tua autostima dal fatto di sentirti “scelta” da un uomo. Scegliti da sola. Ok, tuo marito ha un’amica di penna e se la vuole tenere. Tu cosa vuoi? Un amico di pene? Procuratelo. Vuoi passare più tempo con le tue amiche? Chiamale. Vuoi ricominciare a studiare e prendere una laurea o un diploma professionale che ti faciliti il compito di lasciare lo stronzo quando i figli saranno grandi o anche prima, dovessi decidere che rimanere è stato un errore? Fallo.

Puoi sceglierti da sola ogni giorno, CHARADE, senza trascurare i tuoi figli né trattare di merda il tuo coniuge. Se decidi di rimanere, dai ai tuoi figli la gioia di vedere la loro madre sbocciare.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Ho da poco rivelato a mio marito di essere asessuale. Sono una donna di 56 anni. Lui ne ha 57. Siamo monogami da 35 anni. Proveniamo entrambi da famiglie tradizionaliste. Ci siamo sposati giovani e abbiamo cresciuto due maschi ora adulti. Nostro figlio maggiore si è dichiarato bisessuale cinque anni fa, quando si è innamorato di un uomo. Per me è stato lo spunto per esaminare la natura della mia sessualità. La reazione di mio marito al mio essere asessuale è stata: “Certo che lo sei, abbiamo smesso di fare sesso”. Prima che mi dichiarassi, mi aveva ripetutamente esortato a cercare un rimedio al mio problema per poter avere rapporti sessuali. La menopausa mi ha reso il rapporto sessuale insopportabilmente doloroso, e lui non è disponibile a cercare altre forme di intimità sessuale. Non capisce l’asessualità. Del resto abbiamo fatto sesso per anni. Io lo vivevo come un dovere coniugal. Ripensandoci ora, credo che mi interessasse di più avere figli che fare sesso. Mi sento molto in colpa all’idea di averlo in qualche modo “ingannato”. Non era mia intenzione. L’asessualità, così come la bisessualità, non faceva parte del mio vocabolario. Ho sofferto di depressione per anni, convinta di essere sbagliata perché il sesso non m’interessava.

Noi due ci amiamo, e vogliamo stare insieme. So che lui ha dei bisogni sessuali che vanno soddisfatti. L’ho invitato a cercare altrove. Gli ho detto che sono disponibile ad aprire la coppia. Mi ha risposto che ha paura che facendo sesso con un’altra persona se ne innamorerebbe. Non vuole farlo perché ama solo me. È ancora convinto che ci sia una soluzione e se la trovassi potremmo tornare a fare sesso. Tu cosa mi consigli?

–Asexual Characteristic Explains Dilemma

La tua lettera – la domanda che mi fai, il tuo problema, il tuo matrimonio – è la riprova che i discorsi di sensibilizzazione fatti sull’asessualità negli ultimi dieci anni e rotti sono davvero importanti. Se di asessualità si fosse parlato abitualmente quarant’anni fa, ACED, tu non ne avresti passati trentacinque a pensare di essere sbagliata. Ora che di asessualità si discute, è più probabile che gli asessuali sappiano chi sono, sappiano di non essere sbagliati e di poter liberamente fare scelte diverse e più consapevoli. Così come sono liberi scegliere consapevolmente gli allosessuali che frequentano asessuali (allosessuale è il contrario di asessuale, e sì: gli allosessuali si potrebbero chiamare semplicemente “sessuali”, ma nuovi e astrusi termini che vanno spiegati tra parentesi > parole semplici e chiare che non vanno spiegate tra parentesi).

Ma adesso che fare, ACED? Niente. Dopo tanti anni hai capito chi sei, lo hai spiegato a tuo marito, il quale ha il tuo permesso di cercare sesso altrove, se lo desidera. Se per provare attrazione sessuale ha bisogno di sentire un legame emotivo profondo – se tuo marito si è appena reso conto di essere demisessuale (sospiro) – può cercare donne… non so… infelicemente sposate con uomini emotivamente ottusi che non vogliono lasciare per il bene dei figli, e che magari cercano un po’ di cazzo e un po’ di affetto altrove. L’amore non è una quantità limitata: amare un’altra persona non significa che tuo marito debba amarti di meno, o in modo diverso da come ti ama ora.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger. Inviate le vostre domande a mail@savagelove.net.

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