05 giugno 2015 17:27
Una femmina di pesce sega a Charlotte Harbor, in Florida. (Florida fish and wildlife conservation commission )

Le femmine di pesce sega potrebbero riprodursi senza i maschi. L’ipotesi nasce dallo studio genetico dei Pristis pectinata, i pesci sega, trovati nei fiumi Caloosahatchee e Peace e nella regione delle Ten Thousand Islands, nel sudovest della Florida.

Il team di Demian Chapman ha individuato sette pesci omozigoti, cioè con coppie di geni identici. Per spiegare l’omogeneità genetica degli esemplari i ricercatori hanno ipotizzato che le femmine si riproducano per partenogenesi, senza l’intervento di un maschio e quindi senza il contributo di un altro set di geni. Cinque degli esemplari avevano due serie di cromosomi, e questo fa pensare che l’ovocita si sia fuso con il globulo polare, una cellula in genere scartata. Non è ancora chiaro se i pesci derivanti da partenogenesi siano capaci di riprodursi sessualmente.

Era già noto che alcuni vertebrati, uccelli, rettili e squali, si possono riprodurre per partenogenesi, ma in genere questo accade in cattività. In questo caso il fenomeno è osservato in natura.

Secondo lo studio, pubblicato su Current Biology, la partenogenesi in natura potrebbe essere più frequente del previsto tra i vertebrati, soprattutto in popolazioni a bassa densità, prossime all’estinzione, come quella del Pristis pectinata, con molte difficoltà delle femmine a trovare un maschio.

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