Sommario

La guerra degli ostaggi

Articoli e commenti dai giornali di tutto il mondo

559 (30 settembre/8 ottobre 2004)
559 (30 settembre/8 ottobre 2004)

Americhe

L’attualità del Nunca más

Inchiesta

Intanto in Afghanistan

Il 9 ottobre gli afgani votano. Le prime elezioni libere saranno controllate dagli Stati Uniti e dai signori della guerra

Scienza e tecnologia

Nuove alleate dalla Polonia

Africa e Medio Oriente

La Somalia, il paese dei porti

Viaggi

Viaggiare leggeri

Per volare ai prezzi stracciati della Ryanair, in futuro dovremo abituarci a portare un unico bagaglio, a mano. Due giornalisti britannici ci hanno provato

Opinioni

Sharon fa uccidere un leader di Hamas in Siria: un gesto gratuito e provocatorio

Opinioni

Le recenti riforme tutelano meglio i diritti delle persone. Grazie all’esempio europeo

Economia e lavoro

Se lui mangia poco, lei mangia meno

Asia e Pacifico

Australia, viaggio tra gli indecisi

Opinioni

Anche il governo statunitense comincia, finalmente, a ragionare sull’effetto serra

Diario americano

La mostra Flags of America offre uno sguardo sulla fotografia statunitense a partire dalla seconda guerra mondiale. Dalla fine del conflitto la società è stata interpretata con visioni molteplici che hanno dato il via a importanti ricerche artistiche. Leggi

Europa

Mosca e Ankara mai così vicine

Il prezzo della libertà

Dopo una cerimonia laica, l’attore e regista ebreo-palestinese Juliano Mer Khamis è stato sepolto nel kibbutz di Ramot Menashe. Leggi

Economia

Nuovi di zecca

Gli abitanti di otto paesi dell’Africa occidentale hanno tre mesi di tempo per sostituire i vecchi biglietti dei franchi Cfa. Una decisione presa per sconfiggere ladri e falsari

Italieni

L’eroe romantico del calcio italiano

A lungo emarginato per aver denunciato il doping e gli abusi di potere, Zdenek Zeman è tornato in serie A. Con la stessa filosofia e lo stesso schema: l’attacco

Economia

La truffa che viene dal nord

Milioni di banconote false stampate in Slovenia sono arrivate in Africa, passando per la Turchia

Ostaggi

Ayatullah Gezmen, camionista turco; Keith Maupin, soldato statunitense; Timothy Bell, dipendente della società Halliburton, Stati Uniti; William Bradley, dipendente della società Halliburton, Stati Uniti; Georges Malbrunot, giornalista francese del quotidiano Le Figaro; Christian Chesnot, giornalista francese di Radio France International; Kenneth Bigley, britannico, dipendente di un’impresa di costruzioni e servizi; Mohammad al Joundi, autista siriano; Hassan Awaad Mohammed, camionista siriano; Rifaat Mohammad Rifaat, cittadino canadese di origini irachene; Ali Ahmad Moussa, camionista somalo; nove camionisti turchi impiegati della società di costruzioni Vinsan; tre libanesi dipendenti di un’agenzia di viaggi; due svedesi di origine irachena; due cittadini australiani di origine irachena. Alle 20 di mercoledì 29 settembre 2004 questo era l’elenco ufficiale degli ostaggi stranieri rapiti in Iraq e ancora nelle mani dei sequestratori. Leggi

Iraq

Gli Stati Uniti hanno un nuovo nemico

Al Zarqawi è dietro agli ultimi rapimenti, dice Washington. Ma in realtà di lui si sa ben poco

Cultura

Non c’è niente da ridere

Per la satira israeliana è un tabù e una fonte inesauribile di humour nero. Fare battute sull’Olocausto è impossibile, ma in certi casi praticamente irresistibile

Scienza

Uguali ma diversi

Con gli studi sul genoma, la ricerca sui gemelli è tornata di moda. E contribuisce a far luce sulle malattie e sull’origine genetica o ambientale dei tratti umani

Opinioni

La conferenza voluta da Washington è più che altro una trovata elettorale

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