Sommario

Haiti

830 (22 / 28 gennaio 2010)
830 (22 / 28 gennaio 2010)

Europa

Il governo Merkel in difficoltà sulle tasse

Economia e lavoro

Seoul è la nuova tigre nucleare

Ponte tra innamorati

Per anni Ricardo ha cercato di non complicarsi la vita con un rapporto serio perché sognava di andarsene da Cuba. Ma lo scorso inverno ha conosciuto Niurka e, davanti a questa ventenne di Santiago, tutte le sue difese sono crollate. È bastato un bacio a mandare in fumo ogni resistenza: a marzo erano già inseparabili e progettavano di emigrare insieme ovunque fosse possibile.

A metà anno Ricardo si è sposato con un’inglese di quasi due metri e Niurka ha fatto da testimone alle loro nozze. L’aereo ha portato la strana coppia verso la luna di miele, mentre all’Avana la fidanzata, afflitta, cercava un trampolino per avvicinarsi alla grigia Londra dove si era trasferito Ricardo. Niurka si è comprata alcune minigonne e ha cominciato a frequentare i posti in cui i turisti cercano ragazze dolci e belle.

Un sessantenne gentile, che vive a Parigi, si è innamorato del suo corpo esile e all’inizio di gennaio è tornato a Cuba con tutti i documenti necessari per suggellare legalmente l’unione. Si sono sposati in un giorno qualunque, che lei non racconterà mai ai futuri nipoti. E il visto di Niurka è arrivato tre settimane dopo. Niurka e Ricardo si sono dati appuntamento vicino a quel Mediterraneo che non somiglia affatto ai Caraibi dove sono nati.

Lui dirà a sua moglie che un amico lo ha invitato a pescare e lei racconterà che va a trovare una parente emigrata. Nessuno dei due sa come rimediare al cavillo legale in cui sono intrappolati, ma questi sono dettagli che affronteranno in seguito. Ora hanno solo tempo per amarsi, mentre in due diverse città europee delle persone tradite sono state il ponte che ha permesso loro di rincontrarsi.

Yoani Sánchez è una blogger cubana. Il suo blog è tradotto in quattordici lingue, tra cui l’italiano. Vive all’Avana, dove è nata nel 1975. In Italia ha pubblicato Cuba Libre (Rizzoli 2009). Scrive una rubrica settimanale per Internazionale. Leggi

Terra precaria

Wyclef Jean, Gilberto Gil & Caetano Veloso, Lorenzo Palmeri Leggi

Opinioni

La diseguaglianza è il problema

Graphic journalism

Cartoline da Milano

I fumetti di Gabriella Giandelli

Signori e sionisti

Decine di ostinati attivisti ogni settimana, da sei anni, protestano contro il muro. L’esercito non si limita a reprimere le proteste, ma compie anche irruzioni violente nei villaggi. Leggi

Opinioni

I camaleonti contro El Baradei

Tutti i vantaggi della compostiera

Un vero giardiniere coltiva il terreno. Chi ha soltanto il balcone può fare ancora di più: crearlo. Leggi

Portfolio

Guaritori urbani

Molti peruviani si affidano ai curanderos per risolvere i problemi di salute, d’amore o di lavoro. E il parlamento potrebbe presto equiparare gli sciamani tradizionali ai medici. Le foto di Andrea Frazzetta.

Pop

L’uomo che citava troppo

Kevin Kopelson

Se si stringe lo stomaco

Mangiando di meno si riduce la capienza dello stomaco. Leggi

Fantasma

“Dieci anni sono pochi per fare un bilancio del craxismo, ma abbastanza per dimenticare i suoi errori”. Philippe Ridet, il corrispondente dall’Italia di Le Monde, è stupito. Come è stupito l’Economist: “Quando morì, Craxi era stato condannato a undici anni di reclusione per corruzione e finanziamento illecito dei partiti ed era stato giudicato colpevole o incriminato in altri cinque casi”. Dedicargli una strada o una piazza sarebbe vergognoso, scrive il settimanale britannico, era un latitante e riabilitarlo significherebbe dissipare le nuvole sul suo protegé politico, Silvio Berlusconi. Ripensandoci è vero. È stato da sciocchi pensare che tutto fosse finito. Che la prima repubblica fosse morta e sepolta. I bravi storici insegnano che una storia non si può raccontare se non è terminata. E il fantasma di Bettino Craxi, che agita ancora i sonni della politica italiana, serve a ricordarcelo. Leggi

Cultura

Il genocidio di Avatar

Il film di James Cameron non piace ai conservatori perché è la metafora di un massacro che ci ostiniamo a negare.

Paesi Bassi

L’altra faccia di Amsterdam

Il Gay pride inaugurato da un politico di origine marocchina e i sexy shop che diventano gallerie d’arte. La città olandese sta cambiando. Con l’integrazione degli immigrati e una nuova generazione di amministratori.

Asia e Pacifico

Sri Lanka, il voto dei tamil sarà decisivo

Attenzione per favore

La sfida educativa nelle aule è sempre più difficile. Leggi

Ritratti

Sebastián Piñera. Le promesse della destra

Il Cile ha un nuovo presidente. Ricco imprenditore dalla personalità forte e decisa, incarna il sogno di successo degli elettori cileni.

Repubblica di Nauru

Maledetto fosfato

Un tempo Nauru era un paese di nababbi, grazie alle ricche riserve di fosfato. Oggi l’epoca d’oro di questo scoglio in mezzo al Pacifico è finita. L’isola paga trent’anni di eccessi e cerca di vendersi al miglior offerente.

Scienza e tecnologia

Il capo incompetente suo malgrado

In copertina

C’era una volta Haiti

Le macerie, la paura, la solidarietà. Il 12 gennaio un terremoto ha distrutto Port-au-Prince. Il racconto degli scrittori haitiani.

Scienza

I segreti della puzza

La bocca, i piedi, le ascelle e l’intestino producono odori terribili. Ma per coprirli il profumo non basta: bisogna dichiarare guerra ai batteri.

Americhe

Le gang di Los Angeles fanno affari insieme

Opinioni

5 minuti di ritardo

Bosnia Erzegovina

Tutti in carrozza da Sarajevo a Belgrado

Serbi, croati e bosniaci sono di nuovo insieme a bordo del treno che collega le due capitali diciotto anni dopo la guerra nell’ex Jugoslavia.

Viaggi

Utopia nera sulla Route 61

Nella cittadina statunitense di Mound Bayou, fondata nel 1887 da tredici ex schiavi. Oggi ha 2.400 abitanti, tutti afroamericani.

Una tragedia argentina

Sábato ha saputo davvero fare di questo romanzo, così come voleva, un’incandescente esplorazione dell’umano. Leggi

Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.
Sostieni Internazionale
Vogliamo garantire un’informazione di qualità anche online. Con il tuo contributo potremo tenere il sito di Internazionale libero e accessibile a tutti.