Cia

Guerra artificiale

Le aziende della Silicon valley cercano di vendere al governo statunitense le tecnologie che sono alla base dell’intelligenza artificiale. L’inchiesta di Harper’s Magazine Leggi

Washington non può fare a meno di Elon Musk

Negli ultimi anni è cresciuta la collaborazione in campo militare tra il governo statunitense e l’uomo più ricco del mondo Leggi

Un ex informatico della Cia condannato a quarant’anni di prigione

Joshua Schulte, un ex informatico della Cia, è stato condannato il 1 febbraio a quarant’anni di prigione per aver trasmesso strumenti di ciberspionaggio a Wikileaks nel 2017. Leggi

La ferita aperta di Abu Ghraib

Sono passati vent’anni dall’inizio degli abusi e delle torture commessi dall’esercito statunitensi sugli uomini rinchiusi ad Abu Ghraib, in Iraq. All’epoca il racconto... Leggi

La guerra sporca della Cia al terrorismo dopo l’11 settembre

Privazione del sonno, waterboarding e varie forme di tortura: i metodi brutali usati dallo spionaggio statunitense per ottenere informazioni sui jihadisti si sono rivelati inutili oltre che illegali. Il video di Le Monde. Leggi

Operazione segreta della Cia contro il gruppo Stato islamico in Siria.
Operazione segreta della Cia contro il gruppo Stato islamico in Siria. Secondo il Washington Post, anche le forze speciali sarebbero coinvolte nell’iniziativa militare, indipendente dagli altri raid internazionali in corso. Grazie all’uso di droni, i servizi segreti statunitensi starebbero rintracciando i combattenti jihadisti per ucciderli.
La Cia assolve cinque funzionari dall’accusa di aver violato i computer del senato

Una commissione della Cia ha assolto cinque funzionari dell’agenzia dall’accusa di essersi collegati in modo improprio ai computer di alcuni membri della commissione di intelligence del senato degli Stati Uniti. L’indagine interna ha concluso che i funzionari hanno agito correttamente, dopo essere stati avvisati che i computer contenevano documenti riservati.

Dianne Feinstein, presidente del comitato per l’intelligence del senato, ha criticato le conclusioni dell’indagine, dicendo di essere delusa che “nessuno all’interno della Cia sia ritenuto responsabile” delle violazioni dei computer del personale del senato. The New York Times

Londra ha parlato con Washington prima della pubblicazione del rapporto  

I servizi segreti britannici si sono messi in contatto con quelli statunitensi prima della pubblicazione del rapporto sui metodi brutali usati dalla Cia per interrogare i presunti terroristi. Lo ha dichiarato una portavoce del governo, ammettendo che alcuni riferimenti al ruolo dell’intelligence britannica potrebbero essere stati eliminati.

Questa ammissione sembra contrastare con le precedenti dichiarazioni del governo, che assicuravano che le revisioni richieste erano giustificate da motivi di “sicurezza nazionale” e non riguardavano la partecipazione dei servizi britannici agli interrogatori o agli arresti extragiudiziali dei presunti terroristi.

Aumentano i sospetti che il rapporto possa essere stato modificato per nascondere il coinvolgimento dei paesi alleati degli Stati Uniti nel programma di tortura messo in piedi da Washington dopo l’11 settembre. The Guardian

La Cia difende i suoi metodi, ma ammette gli abusi

Il direttore della Cia, John Brennan, ha ammesso che alcuni agenti hanno usato dei metodi “ripugnanti” per condurre gli interrogatori su presunti terroristi, ma ha difeso la scelta della Cia di usare tecniche “avanzate” (le cosiddette
Enhanced interrogation techniques, che prevedono schiaffi, privazione del sonno, isolamento in luoghi ristretti, waterboarding e finte sepolture) per condurre gli interrogatori.

Secondo Brennan i metodi della Cia sono serviti a raccogliere “informazioni preziose”, ma non esistono la Cia avrebbe potuto ottenere le stesse informazioni con metodi ortodossi. Queste tecniche avrebbero aiutato l’agenzia a scoprire anche dove si trovava il covo di Osama bin Laden.

Le dichiarazioni del direttore sono arrivate durante una conferenza convocata nella sede dell’agenzia a Langley, in Virginia, dopo la pubblicazione dell’inchiesta del senato statunitense sulle torture dopo l’11 settembre. Reuters

George W. Bush sapeva tutto sugli interrogatori della Cia

L’ex presidente statunitense George W. Bush era “completamente informato” sulle tecniche usate dalla Cia per gli interrogatori di presunti terroristi, definite “brutali e inefficaci” da una commissione d’inchiesta del senato statunitense. Lo ha dichiarato l’ex vicepresidente Dick Cheney durante un’intervista a Fox News.

Cheney ha detto che Bush “sapeva tutto quello che doveva sapere” sul comportamento della Cia e ha criticato il rapporto del senato statunitense, definendolo “pieno di stronzate”.

Cheney ha detto: “Non ho letto il documento del senato sulla Cia, ma è pieno di stronzate. Penso sia stato fatto un lavoro terribile, mi sembra molto difettoso, non si sono scomodati a intervistare le persone coinvolte in questi problemi”. Bbc, Fox News

Ex presidente polacco: “Ospitammo una prigione segreta della Cia”

L’ex presidente polacco Aleksander Kwasniewski ha ammesso per la prima volta che il suo paese ha ospitato un cento di detenzione segreto della Cia, dove secondo un rapporto del senato statunitense dei presunti terroristi di Al Qaeda sarebbero stati torturati.

“Nel 2003 dissi al presidente George W. Bush che quel tipo di collaborazione doveva finire”, ha dichiarato Aleksander Kwasniewski. Afp

Non voltiamo pagina sulle torture della Cia

Quando qualcuno dice che è il momento di voltare pagina, significa che c’è qualcosa di molto imbarazzante di cui non vuole discutere in pubblico. Il presidente Barack Obama si era espresso in questi termini riguardo al rapporto sull’uso della tortura da parte della Central intelligence agency (Cia) negli anni successivi all’11 settembre, pubblicato il 9 dicembre dalla commissione del senato sui servizi segreti. Leggi

Il liveblog di Glenn Greenwald da Washington

Glenn Greenwald, il giornalista che con Edward Snowden ha svelato le pratiche di sorveglianza informatica della National security agency statunitense, segue su Twitter la presentazione del rapporto sui centri di detenzione e sul programma interrogatori della Cia.

L’inchiesta del senato sulle torture commesse dalla Cia

La commissione sui servizi segreti del senato statunitense pubblicherà il 9 dicembre il rapporto della sua inchiesta sui centri di detenzione e il programma interrogatori della Cia dopo l’11 settembre 2001. Il documento dovrebbe mostrare l’inefficacia dei metodi dei servizi segreti e le false informazioni rilasciate dall’intelligence al governo. Leggi

Lo stile delle spie

Tutti vogliono sapere come scrivono le spie. Leggi

Stupide spie

Lo scandalo dello spionaggio dell’Nsa in Germania dimostra che i soldi e il potere hanno dato alla testa all’intelligence statunitense. Leggi

Sulla legalità degli attacchi con i droni

Due rapporti accusano gli Stati Uniti di violare il diritto internazionale. Allora perché gli attacchi continuano? Come sono giustificati da Washington? Leggi

Argo: storia, satira e nostalgia

Il film di Ben Affleck, in uscita l’8 novembre, racconta una storia vera durante la crisi degli ostaggi in Iran, nel novembre del 1979. Ma è anche una divertita satira del mondo di Hollywood e un omaggio nostalgico al suo momento di maggiore maturità. Leggi

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