Il premier della Baviera Markus Söder (Christof Stache, Afp)

La coalizione guidata dal cancelliere tedesco Olaf Scholz è in difficoltà dopo le pesanti sconfitte subite l’8 ottobre in due elezioni regionali, caratterizzate dall’avanzata dell’estrema destra.

I tre partiti che compongono la coalizione – il Partito socialdemocratico (Spd) di Scholz, i Verdi e il Partito liberale democratico (Fdp) – hanno registrato un calo dei consensi sia in Baviera, nel sud del paese, sia in Assia (centro-ovest).

L’opposizione conservatrice ha vinto in entrambi gli stati federati, com’era ampiamente previsto, mentre la formazione di estrema destra Alternative für Deutschland (Afd) ha guadagnato terreno.

Dato che quasi quattordici milioni di elettori erano chiamati alle urne, circa un quinto dell’elettorato tedesco, le elezioni erano considerate un test importante anche a livello nazionale, in un momento in cui il paese è alle prese con un aumento dell’immigrazione e con alcune difficoltà economiche.

“Le elezioni servivano anche a verificare la popolarità del governo Scholz a due anni dal suo insediamento”, ha scritto il settimanale Der Spiegel. “L’esito è stato impietoso. La coalizione deve cambiare marcia se vuole sperare di essere confermata tra due anni”.

Il voto dimostra anche che l’Afd, formazione anti-immigrazione, sta estendendo i consensi al di fuori delle tradizionali roccaforti nell’est del paese, hanno affermato alcuni osservatori.

“La base elettorale dell’Afd è ormai molto solida anche a ovest a causa della stanchezza diffusa nei confronti della politica migratoria del governo”, ha scritto il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung.

Le elezioni sono arrivate dopo due anni tormentati per il governo Scholz, che a causa dell’invasione russa dell’Ucraina ha dovuto affrontare una crisi energetica e una conseguente recessione.

Inoltre, la coalizione è stata dilaniata da polemiche su varie questioni, dalle leggi sul clima ai tagli alla spesa.

Cinque punti in meno

L’Assia e la Baviera sono stati tradizionalmente conservatori. L’Assia è governata dall’Unione cristianodemocratica (Cdu) da ventiquattro anni, mentre la Baviera è governata dal 1957 dall’Unione cristianosociale (Csu), guidata da Markus Söder.

L’Spd puntava a guadagnare terreno in Assia grazie alla candidatura di una politica di primo piano come Nancy Faeser, ministra dell’interno e possibile candidata alla carica di cancelliera in futuro.

Ma il partito ha ottenuto solo il 15 per cento dei voti, quasi cinque punti in meno rispetto al 2018, secondo le proiezioni fornite l’8 ottobre dall’emittente Ard.

La Cdu è errivata in testa con il 34,5 per cento dei voti, sempre secondo le proiezioni.

Il premier regionale Boris Rhein è quindi destinato a mantenere l’incarico, mentre Faeser esce indebolita dal voto.

L’Afd ha guadagnato circa cinque punti percentuali sia in Baviera sia in Assia, ma probabilmente resterà all’opposizione in entrambi gli stati.

Il tema dell’immigrazione è stato al centro di entrambe le votazioni. La Germania, come altri paesi europei, sta infatti affrontando un aumento degli arrivi di migranti.

La vittoria in Baviera della Csu, formazione legata alla Cdu, era ampiamente prevista e il premier Söder manterrà l’incarico.

Ma il partito ha ottenuto il peggior risultato da decenni, e questo potrebbe ostacolare le ambizioni di Söder di candidarsi a cancelliere.