Un operaio in una stazione di ricarica per autobus elettrici a Shenzhen, in Cina. (Hector Retamal, Afp)

Gli Stati Uniti e la Cina, i due principali emettitori di gas serra del mondo, parteciperanno nel fine settimana a dei colloqui in California in preparazione della conferenza delle Nazioni Unite sul clima Cop28, che si aprirà il 30 novembre negli Emirati Arabi Uniti. L’annuncio è stato dato il 2 novembre dal dipartimento di stato statunitense.

I colloqui anticipano anche la visita negli Stati Uniti del presidente cinese Xi Jinping, prevista a metà novembre, in un contesto di crescente rivalità tra le due maggiori potenze economiche del mondo.

Il 4 novembre l’inviato statunitense per il clima John Kerry riceverà il suo collega cinese Xie Zhenhua vicino a Palm Springs, ha precisato il dipartimento di stato.

Kerry e Xie discuteranno del “rafforzamento” delle ambizioni climatiche dei due paesi e di come “garantire il successo della Cop28”, ha aggiunto il dipartimento di stato.

I rappresentanti di quasi duecento paesi parteciperanno a Dubai alla Cop28 (30 novembre-12 dicembre), che chiude un anno caratterizzato dalla moltiplicazione dei fenomeni estremi, tra cui ondate di caldo, incendi, alluvioni e altri disastri naturali.

Stati Uniti e Cina sono insieme responsabili di quasi il 50 per cento delle emissioni globali di gas serra.

Una delle questioni chiave della Cop28 sarà la definizione dei dettagli del cosiddetto fondo “perdite e danni”, adottato in linea di principio alla Cop27 allo scopo di compensare i paesi poveri per le conseguenze della crisi climatica.

Il governo statunitense non si oppone al fondo, ma chiede che anche la Cina dia il suo contributo.

Pechino sostiene che i paesi poveri non debbano essere sottoposti a vincoli che i paesi occidentali non avevano durante la loro fase di sviluppo.