Il principe Harry. (Justin Tallis, Afp)

Il principe Harry, il cantante Elton John, l’attrice Liz Hurley e altre quattro persone hanno vinto il 10 novembre una battaglia legale davanti all’alta corte di giustizia di Londra contro l’editore del tabloid Daily Mail, che accusano di aver raccolto illegalmente informazioni su di loro.

Un giudice dell’alta corte ha respinto il ricorso della casa editrice Associated Newspapers (Anl), che puntava a chiudere il procedimento legale avviato dal figlio minore di Carlo III.

I sette querelanti accusano l’Anl di aver usato metodi illegali per ottenere informazioni su di loro, assumendo investigatori, intercettando telefoni o fingendo di essere qualcun altro per ottenere dati medici.

L’Anl, che nega le accuse, aveva affermato in un’udienza preliminare a marzo di considerare il processo inammissibile, in quanto la causa sarebbe stata intentata troppo tardi. La maggior parte delle accuse risale infatti al periodo 1993-2011, mentre altre si riferiscono a fatti accaduti nel 2018.

Il 10 novembre il giudice Matthew Nicklin ha però dato torto all’editore del Daily Mail.

Nella sua sentenza di 95 pagine ha stabilito che i querelanti hanno la possibilità concreta di dimostrare che l’Anl ha tenuto nascoste “informazioni rilevanti”, che gli avrebbero permesso di avviare prima la causa.

Ha inoltre stabilito che i querelanti hanno la possibilità concreta di dimostrare che gli autori degli articoli hanno usato degli stratagemmi per far credere che qualcuno a loro vicino avesse tradito la loro fiducia.

Questo avrebbe ritardato il momento in cui si sono resi conto che le informazioni su di loro erano state ottenute con metodi illeciti.

“Accuse assurde”

“Siamo lieti della sentenza”, hanno dichiarato i querelanti in un comunicato emesso dallo studio legale Hamlins.

L’editore del Daily Mail si è invece detto pronto a dimostrare che le accuse dei querelanti sono “assurde”.

“La linea difensiva dell’Anl è destinata al fallimento”, ha commentato l’attore britannico Hugh Grant, che ha citato in giudizio il tabloid The Sun per raccolta illegale di informazioni su di lui.

Il principe Harry sta portando avanti una serie di battaglie legali contro la stampa scandalistica britannica. Il duca di Sussex considera i tabloid responsabili della morte di sua madre Diana, avvenuta nel 1997 in un incidente stradale a Parigi, mentre l’automobile su cui viaggiava era inseguita dai paparazzi. Li accusa anche di aver violato la privacy di sua moglie Meghan Markle.

Il principe, 39 anni, che vive negli Stati Uniti dal 2020 a causa di una serie di divergenze con la famiglia reale, aveva partecipato a sorpresa all’udienza preliminare di marzo, diventando il secondo membro della famiglia reale britannica a testimoniare in tribunale, dopo Edoardo VII nel 1891. A giugno aveva poi testimoniato in un altro procedimento contro il Daily Mirror.