La sede dell’Fsb a Mosca, in Russia, il 24 giugno 2023. (Maxim Shemetov, Reuters/Contrasto)

Il 7 dicembre Londra ha denunciato i tentativi russi d’interferire nella politica britannica con una serie di ciberattacchi e ha convocato l’ambasciatore russo, ha affermato il ministero degli esteri britannico in un comunicato.

“I tentativi della Russia d’interferire nella politica britannica sono inaccettabili e minacciano i nostri meccanismi democratici”, ha dichiarato il ministro degli esteri britannico David Cameron, citato nel comunicato. “Ma nonostante i loro sforzi, hanno fallito”.

“Alcuni ciberattacchi hanno portato alla divulgazione di documenti riservati, ma i tentativi d’interferire con la politica britannica non hanno avuto successo”, si legge nel comunicato, secondo il quale sono stati presi di mira politici, funzionari pubblici, giornalisti e ong.

Il governo britannico ha accusato i servizi di sicurezza russi dell’Fsb di essere responsabili di queste operazioni.

In particolare, sarebbe coinvolto il Centro 18, un’unità dell’Fsb. Le operazioni sarebbero state condotte da Star Blizzard, un gruppo con ogni probabilità subordinato al Centro 18, secondo l’intelligence britannica.

Il referendum sulla Brexit

Secondo il comunicato, i parlamentari di vari partiti politici sono stati presi di mira a partire dal 2015 con tecniche di spear phishing (una versione mirata dei comuni attacchi di phishing).

Il ministero degli esteri ha poi citato il caso di alcuni documenti commerciali tra il Regno Unito e gli Stati Uniti, pubblicati prima delle elezioni britanniche del 2019.

Il Regno Unito ha annunciato di aver sanzionato due uomini accusati di essere membri di Star Blizzard e di essere coinvolti nelle operazioni: Ruslan Aleksandrović Peretjatko, che secondo Londra è un agente dell’Fsb, e Andrej Stanislavović Korinets, noto anche come Aleksej Doguzhiev.

Il ministero degli esteri ha inoltre affermato di aver convocato l’ambasciatore russo per una protesta formale.

Un rapporto parlamentare pubblicato nel luglio 2020 accusava il governo di aver gravemente sottovalutato i rischi legati ai ciberattacchi russi, e lo invitava a indagare sulle possibili interferenze nella politica britannica, in particolare nei mesi che hanno preceduto il referendum sulla Brexit nel 2016.