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I soccorritori cinesi stanno cercando sopravvissuti tra le macerie dopo che la sera del 18 dicembre un forte terremoto ha causato la morte di almeno 127 persone nel centronord della Cina. Si è trattato del sisma più letale nel paese da quasi dieci anni.

Il terremoto si è verificato nella provincia del Gansu, circa 1.300 chilometri a sudovest della capitale Pechino.

Almeno 113 persone sono morte e quasi quattrocento sono rimaste ferite nella provincia del Gansu, secondo le autorità locali.

L’emittente statale Cctv ha affermato che il sisma ha causato anche quattordici morti e 198 feriti nella prefettura di Haidong, nella vicina provincia del Qinghai.

Migliaia di case sono state danneggiate nelle due province.

“Sono quasi morta di paura, mi tremano ancora le mani e le gambe”, ha dichiarato una donna in un video pubblicato sui social network. “Mentre fuggivo di casa una sezione della montagna è crollata e si è schiantata sul tetto”.

Il bilancio delle vittime è il più grave per un terremoto in Cina dal 2014, quando più di seicento persone persero la vita nella provincia meridionale dello Yunnan.

Nel 2008 un terremoto nella provincia centromeridionale del Sichuan aveva causato più di 87mila vittime.

Magnitudo 6,2 o 5,9

Secondo l’agenzia di stampa Xinhua, il terremoto del 18 dicembre è stato di magnitudo 6,2 sulla scala Richter.

Lo United States geological survey (Usgs) ha invece fissato la magnitudo a 5,9.

Il terremoto è stato seguito da decine di scosse di assestamento, che probabilmente continueranno per giorni.

Lo Usgs ha riferito che un altro sisma di magnitudo 5,2 è stato registrato la mattina del 18 dicembre nella provincia nordoccidentale dello Xinjiang.