Hannah Gutierrez-Reed, responsabile delle armi sul set di “Rust”. (Eddie Moore, Pool)

Il 15 aprile la responsabile delle armi sul set del film Rust, Hannah Gutierrez-Reed, è stata condannata a diciotto mesi di prigione a due anni e mezzo dalla morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins.

Il 6 marzo era stata riconosciuta colpevole di omicidio colposo.

Nell’ottobre 2021 l’attore Alec Baldwin aveva aperto il fuoco in un ranch del New Mexico, nel sudovest degli Stati Uniti, con una pistola che avrebbe dovuto essere caricata a salve, uccidendo Hutchins e ferendo il regista Joel Souza.

“Gutierrez-Reed non ha mai espresso alcun rimorso”, ha affermato il 15 aprile la procuratrice Kari Morrissey.

Secondo la procura, ha definito i giurati degli “idioti” nel corso di alcune telefonate fatte dalla prigione dopo la sentenza di marzo.

“La giuria ha ritenuto che io sia parzialmente responsabile di questa terribile tragedia, ma questo non significa che io sia un mostro”, ha dichiarato Gutierrez-Reed il 15 aprile.

Anche Baldwin, protagonista e produttore del film, è stato incriminato per omicidio colposo e rischia una condanna a diciotto mesi di prigione. Il processo si terrà a luglio.

Il 31 gennaio l’attore si è dichiarato non colpevole, sostenendo di non aver premuto il grilletto e che comunque gli era stato assicurato che la pistola fosse innocua.

“Lunga catena di errori”

Hollywood prevede regole severe sull’uso delle armi da fuoco durante le riprese, ma nel caso di Rust non sono state rispettate.

Durante le due settimane del processo i giurati hanno visionato alcune immagini che mostrano Baldwin maneggiare armi da fuoco in modo pericoloso, puntandole contro altri membri della troupe, senza che Gutierrez-Reed intervenisse.

“Non si è trattato di un errore grave ma isolato, come può essere caricare accidentalmente una pistola con munizioni reali, ma di una lunga catena di errori e violazioni delle regole di sicurezza, che hanno causato la morte di un essere umano e il ferimento di un altro”, ha affermato Morrissey.

“Capro espiatorio”

Secondo Morrissey, la mattina della tragedia Gutierrez-Reed non era presente mentre Baldwin si preparava a girare la scena, e le circa venti armi usate dalla produzione erano rimaste incustodite.

“Gutierrez-Reed è responsabile di aver portato sul set munizioni reali e di non aver effettuato i controlli necessari per garantire che quelle introdotte nelle pistole fossero a salve”, ha aggiunto Morrissey.

“La mia cliente è stata usata come capro espiatorio da una produzione che ha trascurato la sicurezza per motivi finanziari”, ha affermato invece Jason Bowles, uno degli avvocati di Gutierrez-Reed. “Lei non aveva idea che sul set ci fossero munizioni reali”.