Un atollo corallino vicino a Lizard Island, il 4 aprile 2024. (David Gray, Afp)

La Grande barriera corallina, al largo della costa nordorientale dell’Australia, è stata colpita dal più grave episodio di sbiancamento mai osservato, con il 73 per cento dei coralli danneggiati, ha annunciato il 17 aprile l’autorità che gestisce il parco marino.

“I danni subiti dalla barriera corallina nel corso dell’estate australe sono stati maggiori rispetto alle estati precedenti”, ha affermato in un comunicato l’autorità.

Annunciato all’inizio di marzo, il nuovo episodio di sbiancamento, causato dall’esposizione prolungata dei coralli a temperature dell’acqua superiori alla media, è il quinto negli ultimi otto anni.

Il riscaldamento globale minaccia la sopravvivenza delle barriere coralline in tutto il mondo, ha avvertito il 15 aprile la National oceanic and atmospheric administration (Noaa) statunitense.

La Grande barriera corallina, che si estende per più di 2.300 chilometri al largo dello stato del Queensland, ospita una ricca biodiversità, che comprende più di seicento specie di coralli e 1.625 di pesci.

“La barriera ha dimostrato più volte la sua capacità di recupero, ma stavolta potrebbe essere diverso”, ha affermato Roger Beeden, capo scienziato dell’autorità che gestisce il parco marino.

“Se non ridurremo rapidamente le emissioni di gas serra, perderemo per sempre ecosistemi insostituibili”, ha avvertito Anna Marsden, direttrice della Great barrier reef foundation.

Alcuni giornalisti dell’Afp hanno potuto visitare una delle zone più colpite dallo sbiancamento dei coralli, Lizard Island, un piccolo paradiso tropicale al largo della costa australiana, oggi ridotta a un cimitero marino.

“Solo tra qualche mese sapremo se i coralli riusciranno a riprendersi”, ha dichiarato la biologa marina Anne Hoggett, che vive a Lizard Island da trentatré anni.

Negli ultimi anni le condizioni di salute della Grande barriera corallina sono state oggetto di forti tensioni tra il governo australiano e l’Unesco, che ha minacciato d’inserire il sito nella lista del patrimonio mondiale in pericolo.

Secondo la Noaa, il pianeta ha già perso tra il 30 e il 50 per cento delle sue barriere coralline. In assenza di misure per contrastare il riscaldamento globale, potrebbero scomparire del tutto entro la fine del secolo.