Teheran, Iran, 15 aprile 2024. (Atta Kenare, Afp)

Alcune esplosioni sono state segnalate il 19 aprile nel centro dell’Iran. Secondo alcuni funzionari statunitensi citati dai mezzi d’informazione, si è trattato di un attacco israeliano.

L’agenzia di stampa iraniana Fars ha riferito di tre esplosioni vicino a una base militare a Qahjavarestan, a est di Isfahan.

“Sono stati abbattuti alcuni droni, ma finora non ci sono stati attacchi missilistici”, ha affermato un portavoce dell’agenzia spaziale iraniana.

Citando “fonti ben informate”, l’agenzia di stampa iraniana Tasnim ha smentito “attacchi dall’estero”.

Secondo il quotidiano statunitense New York Times, che cita funzionari iraniani, l’attacco è stato condotto con droni esplosivi, forse lanciati dal territorio iraniano, mentre le difese aeree “non hanno rilevato oggetti volanti che abbiano attraversato lo spazio aereo iraniano”.

Né il governo israeliano né quello iraniano hanno commentato queste notizie.

“Gli impianti nucleari della provincia di Isfahan non hanno subìto danni”, ha affermato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).

Un funzionario israeliano che ha chiesto di restare anonimo ha dichiarato al quotidiano statunitense Washington Post che l’attacco è stato deciso in risposta a quello condotto da Teheran contro il territorio israeliano nello scorso fine settimana.

Secondo alcuni funzionari statunitensi citati da vari mezzi d’informazione, Washington è stata avvertita il 18 aprile dell’attacco israeliano all’Iran, ma non ha approvato né partecipato in alcun modo all’operazione.

Nei giorni scorsi gli Stati Uniti avevano invitato Israele alla moderazione, preferendo puntare sull’adozione di sanzioni contro “il programma di droni, l’industria siderurgica e le case automobilistiche dell’Iran”. Anche l’Unione europea e il Regno Unito avevano annunciato sanzioni contro Teheran.

Nella notte tra il 13 e il 14 aprile Teheran aveva lanciato più di trecento droni e missili contro Israele in risposta al raid israeliano del 1 aprile contro un edificio dell’ambasciata iraniana a Damasco, in Siria, che aveva causato undici vittime.

“Il Medio Oriente è sull’orlo del baratro”, ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres.