All’ospedale Nasser di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, il 23 aprile 2024. (Afp)

Dopo oltre duecento giorni di combattimenti, la guerra a Gaza non ha mostrato alcun segno di tregua, mentre il senato degli Stati Uniti ha dato il via libera a miliardi di aiuti militari a Israele, il 23 aprile.

Nelle prime ore del 24 aprile, fonti ospedaliere e di sicurezza di Gaza hanno riferito di attacchi aerei israeliani a Nousseirat (centro) e a Rafah, la città situata all’estremità meridionale della Striscia di Gaza, vicino all’Egitto.

A Washington, il senato degli Stati Uniti ha approvato tredici miliardi di dollari di aiuti militari a Israele, serviranno in particolare per rafforzare lo scudo antimissile Iron Dome dispiegato ai confini. Il piano degli Stati Uniti comprende anche più di nove miliardi di dollari per “soddisfare l’urgente necessità di aiuti umanitari a Gaza e ad altre popolazioni vulnerabili in tutto il mondo”, in particolare in Sudan, anch’esso in guerra da più di un anno. La decisione del senato conferma il voto della camera dei rappresentanti, un altro ramo del Congresso.

Gli aiuti militari sono stati approvati in un contesto di manifestazioni filopalestinesi nei campus americani e di timori nelle capitali straniere, tra cui Washington, per una possibile operazione di terra a Rafah, dove si trovano in questo momento circa 1,5 milioni di palestinesi.

Il 23 aprile le Nazioni Unite hanno chiesto un’indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte in due ospedali al Shifa a Gaza e Nasser a Khan Younis, sottolineando la necessità di porre fine all’attuale “clima di impunità”.

L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, ha dichiarato di essere “inorridito dalla distruzione” di questi due ospedali “e dalla notizia della scoperta di fosse comuni in questi siti e nelle loro vicinanze”.

La difesa civile di Gaza ha affermato di aver riesumato 340 corpi di persone uccise e sepolte dalle forze israeliane in fosse comuni all’interno dell’ospedale Nasser. Tuttavia, il 23 aprile l’esercito ha negato di aver seppellito dei corpi, affermando che durante le operazioni nell’ospedale aveva esaminato i corpi “seppelliti dai palestinesi” per determinare se ci fossero degli ostaggi.

Oltre al pesante tributo di vite umane e alla massiccia distruzione, secondo le Nazioni Unite la popolazione di Gaza rischia la carestia.

Gli Stati Uniti cominceranno “molto presto” la costruzione di un molo a Gaza per facilitare la consegna via mare di aiuti umanitari al territorio palestinese bombardato e assediato da Israele, ha dichiarato il Pentagono il 23 aprile.

Negli ultimi giorni, Israele, che controlla l’ingresso di merci nella Striscia di Gaza, ha aumentato il numero di camion di aiuti autorizzati a entrare nel territorio.