Il luogo in cui sono stati ritrovati i corpi vicino a Ensenada, nello stato della Baja California, il 3 maggio 2024. (Guillermo Arias, Afp)

La giustizia messicana ha incriminato l’8 maggio il principale sospettato dell’omicidio di tre surfisti stranieri – due australiani e uno statunitense – scomparsi il 27 aprile in una località balneare dello stato della Baja California, nel nordovest del paese.

Jesús Gerardo N., noto come “El Kekas”, è stato incriminato per l’omicidio dei fratelli australiani Jake e Callum Robinson, e del loro amico statunitense Jack Carter, i cui corpi sono stati trovati in fondo a un pozzo vicino a Ensenada, con un colpo di arma da fuoco alla testa.

I corpi erano stati formalmente identificati il 5 maggio.

Il 2 maggio le autorità della Baja California avevano annunciato l’arresto di tre messicani in relazione alla scomparsa dei surfisti, che erano accampati a Santo Tomás, vicino a Ensenada.

L’8 maggio la procura ha precisato che altre due persone potrebbero essere incriminate per l’omicidio dei tre uomini, che sarebbe legato a un tentativo di furto della loro automobile.

Il 7 maggio il primo ministro australiano Anthony Albanese ha deplorato la “tragica morte di tre giovani meravigliosi”.

“I nostri cuori sono spezzati, da oggi il mondo è un posto più buio”, ha dichiarato la madre dei due fratelli australiani, Debra Robinson, che vive a San Diego, negli Stati Uniti.

Negli ultimi anni altri turisti stranieri sono stati uccisi in Messico. Nel marzo 2023 presunti affiliati del cartello del Golfo hanno rapito quattro statunitensi a Matamoros, al confine con gli Stati Uniti, uccidendone due.

Secondo i dati ufficiali, più di 41 milioni di turisti hanno visitato il Messico nel 2023, più di metà dei quali provenienti dagli Stati Uniti.