Ilaria Salis in tribunale a Budapest, 29 gennaio 2024. (Zsofia Szollar, Index/Reuters/Contrasto)

Ilaria Salis è libera e sta per rientrare in Italia. Il 14 giugno la polizia ungherese è andata nel suo domicilio di Budapest dove stava scontando gli arresti domiciliari e le ha comunicato il riconoscimento del nuovo status di europarlamentare, togliendole il braccialetto elettronico e notificandole il rilascio. Da fonti vicine alla famiglia si è appreso che si sta organizzando il suo viaggio di rientro in Italia, che non si prevedeva fosse così rapido.

Salis è un’insegnante e un’attivista italiana, che era sotto processo in Ungheria con l’accusa di aver aggredito dei neonazisti. Ha 39 anni e a maggio aveva ottenuto gli arresti domiciliari a Budapest dopo aver trascorso più di un anno in prigione. Le sue condizioni durissime di detenzione, le richieste di pene molto alte da parte dell’accusa e il modo in cui era stato condotto il processo avevano sollevato indignazione in Italia e molte polemiche sia sulla tutela dei diritti di Salis sia sulla indipendenza della magistratura ungherese rispetto al potere politico.

Salis è stata candidata alle elezioni europee dall’Alleanza Verdi e sinistra (Avs), ed è stata eletta al parlamento di Strasburgo con più di 170mila voti. “Finalmente, siamo felici della notizia che giunge da Budapest, l’europarlamentare Ilaria Salis ora può tornare in Italia e potrà svolgere la sua nuova funzione a cui l’hanno indicata centinaia di migliaia di elettori”, hanno commentato i deputati di Avs Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. “Il nostro grazie va a tutti e a tutte coloro, che come noi, in questi mesi si sono indignati e non si sono rassegnati alla terribile condizione in cui era tenuta. Ora potrà difendere insieme a noi i diritti civili e sociali dei più deboli. La aspettiamo”, hanno concluso.