Il 10 giugno una commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite ha stabilito che gli attacchi israeliani contro scuole e siti religiosi e culturali nella Striscia di Gaza costituiscono crimini di guerra e il crimine contro l’umanità di “sterminio”.

“La vasta distruzione materiale, lo smantellamento del sistema dell’istruzione e gli attacchi contro siti culturali e religiosi non si limitano a colpire gli abitanti di Gaza nell’immediato, ma compromettono il futuro del popolo palestinese, compreso il suo diritto all’autodeterminazione”, ha affermato la commissione nel suo rapporto.

In un comunicato che accompagna il rapporto, la commissione ha accusato Israele di aver “distrutto il sistema dell’istruzione e più di metà dei siti religiosi e culturali di Gaza nell’ambito di un assalto generalizzato e incessante contro il popolo palestinese, durante il quale le forze armate israeliane hanno commesso crimini di guerra e il crimine contro l’umanità di sterminio”.

“È ormai evidente che Israele sta conducendo una campagna coordinata per annientare i palestinesi a Gaza”, ha dichiarato la presidente della commissione, la sudafricana Navi Pillay, che è stata presidente del Tribunale penale internazionale per il Ruanda, giudice della Corte penale internazionale (Cpi) e alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani.

“I bambini di Gaza hanno perso la loro infanzia”, ha aggiunto Pillay, che considera particolarmente preoccupanti “gli attacchi generalizzati contro le scuole non solo a Gaza ma anche in Cisgiordania”.

La commissione d’inchiesta indipendente, composta da tre membri, era stata istituita dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nel maggio 2021 per indagare sulle violazioni del diritto internazionale commesse in Israele e nei Territori palestinesi occupati.

La commissione ha accusato l’esercito israeliano di aver commesso “il crimine contro l’umanità di sterminio uccidendo i civili che si erano rifugiati in scuole e siti religiosi”.

“Una devastazione simile non costituisce di per sé un genocidio, ma dalle azioni israeliane si può dedurre un intento genocida di annientare un gruppo protetto”, si legge nel rapporto.

Di fronte all’entità della distruzione nella Striscia di Gaza, sempre più voci accusano Israele di “genocidio”.

Il mese scorso Tom Fletcher, il responsabile delle operazioni umanitarie delle Nazioni Unite, aveva esortato i principali leader mondiali ad “attivarsi per impedire un genocidio”.