Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha deciso di prolungare la sospensione dei dazi a Pechino per altri novanta giorni, a poche ore dalla fine della tregua tra le due potenze.
Trump ha firmato un decreto per formalizzare l’estensione di questo periodo, specificando in un messaggio sui social network che tutti gli altri elementi dell’accordo rimangono “identici”.
La Cina “continua ad adottare misure significative (…) per affrontare le preoccupazioni economiche e di sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, ha scritto il presidente degli Stati Uniti nel suo ordine esecutivo, aggiungendo di aver stabilito che è “necessario e appropriato continuare” questa tregua fino al 10 novembre 2025.
|
Iscriviti a Americana |
Cosa succede negli Stati Uniti. A cura di Alessio Marchionna. Ogni domenica.
|
| Iscriviti |
|
Iscriviti a Americana
|
|
Cosa succede negli Stati Uniti. A cura di Alessio Marchionna. Ogni domenica.
|
| Iscriviti |
Più o meno nello stesso periodo, l’agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua ha pubblicato una dichiarazione congiunta dei negoziati tra Cina e Stati Uniti a Stoccolma, annunciando che anche la Cina avrebbe esteso la sua tregua.
Secondo questa fonte, la Cina continuerà a sospendere il precedente aumento dei dazi doganali per 90 giorni a partire dal 12 agosto, mantenendo una sovrattassa del 10 per cento.
Coinvolte in primavera in uno scontro commerciale con tariffe esorbitanti, Pechino e Washington hanno concluso a maggio una tregua di 90 giorni a Ginevra.
Questo accordo ha temporaneamente fissato i dazi statunitensi sui prodotti cinesi al 30 per cento, mentre le imposte di Pechino sui prodotti americani sono pari al 10 per cento.
A Londra e poi a Stoccolma si sono svolti diversi cicli di negoziati con la partecipazione di alti funzionari di entrambe le parti, per evitare un nuovo scontro commerciale.
L’11 agosto Donald Trump ha dichiarato che i negoziati stavano andando “abbastanza bene”. “Il rapporto tra me e il presidente Xi (Jinping) è molto buono”, ha dichiarato il capo di stato alla stampa. Pechino, da parte sua, ha detto di volere un esito “positivo” dei negoziati con Washington.
“Ci auguriamo che gli Stati Uniti lavorino con la Cina per rispettare l’importante consenso raggiunto durante la conversazione telefonica tra i due capi di stato e che si sforzino di raggiungere risultati positivi sulla base dell’uguaglianza, del rispetto reciproco e del mutuo beneficio”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli esteri Lin Jian in un comunicato.
In seguito ai negoziati in Svezia, il rappresentante commerciale statunitense Jamieson Greer ha dichiarato che Donald Trump avrebbe avuto “l’ultima parola” su qualsiasi estensione dei dazi.