Il 12 ottobre il primo ministro francese Sébastien Lecornu, appena riconfermato, ha presentato un governo composto da politici e tecnici poco noti al grande pubblico e provenienti dalla società civile, nel tentativo di risollevare la Francia da un’instabilità politica senza precedenti.

Come per scongiurare la minaccia di una censura immediata, Lecornu ha annunciato che questo nuovo governo è stato “nominato per fornire alla Francia un bilancio entro la fine dell’anno”.

È Roland Lescure ora ad avere il difficile compito di presentare una proposta di bilancio per il 2026 accettabile per il parlamento, in un momento in cui il debito pubblico del paese ha raggiunto oltre il 115 per cento del pil.

Lecornu, che si era dimesso il 6 ottobre, il giorno dopo aver annunciato la formazione del suo primo governo, è stato poi riconfermato il 10 ottobre dal presidente Emmanuel Macron.

Costretto a formare in fretta un nuovo governo per presentare una legge di bilancio all’inizio di questa settimana, Lecornu ha confermato Gérald Darmanin come ministro della giustizia, Jean-Noël Barrot come ministro degli esteri e Rachida Dati come ministra della cultura.

Il prefetto di Parigi Laurent Nuñez prenderà il posto di Bruno Retailleau, leader del partito di destra Les républicains (Lr), come ministro dell’interno. Jean-Pierre Farandou, il presidente uscente della compagnia ferroviaria pubblica Sncf, assumerà la carica di ministro del lavoro.

Tra gli altri componenti del governo Lecornu 2, a Monique Barbut, ex presidente dell’ong Wwf Francia e inviata speciale di Emmanuel Macron al One planet summit sulla biodiversità nel 2020-2021, è stata affidata la transizione ecologica. A Edouard Geffray è stata affidato il ministero dell’istruzione, al posto dell’ex prima ministra Elisabeth Borne.

“Una sola cosa conta: l’interesse del paese”, ha assicurato Lecornu su X, ringraziando i ministri “che si stanno impegnando liberamente per questo governo, al di là degli interessi personali e di parte”.

La domanda ora è quanto durerà questo nuovo governo, mentre il paese sta attraversando un periodo di instabilità politica senza precedenti dallo scioglimento dell’assemblea nazionale nel giugno 2024.