15 ottobre 2019 15:50

Lavare i panni in modo intelligente può contribuire a combattere la crisi climatica a casa, scrive il New York Times.

In media le famiglie statunitensi usano la lavatrice trecento volte all’anno. I programmi di lavaggio e il riscaldamento dell’acqua consumano grandi quantità di energia, comportando quindi l’emissione di gas a effetto serra nell’atmosfera. Ma è possibile ridurre le conseguenze negative per l’ambiente adottando alcune misure.

Per esempio, è meglio lavare i panni a freddo. Circa il 90 per cento dell’energia consumata da una lavatrice dipende dal riscaldamento dell’acqua. Solo quando si lava la biancheria di persone malate è meglio usare alte temperature. Bisogna sempre tenere a mente che la temperatura indicata sull’etichetta dei vestiti è quella massima a cui lavarli, ma non c’è alcuna necessità di arrivare a quel livello. Lavando i panni con l’acqua fredda, inoltre, i capi in fibra sintetica disperdono meno microplastica e durano più a lungo. A volte nel lavaggio a freddo l’acqua viene comunque scaldata fino a quasi 30°C, quindi bisogna accertarsi che la lavatrice abbia un’impostazione “acqua fredda”.

Infine, è meglio rinunciare all’asciugatrice. Questo elettrodomestico ha una potenza da cinque a dieci volte superiore a quella di una lavatrice e spesso impiega tecnologie poco efficienti. È sempre meglio, quindi, stendere i panni. Seguendo questi consigli ogni volta che si fa il bucato si risparmiano grandi quantità di denaro ed energia.

Questo articolo è uscito sul numero 1328 di Internazionale. Compra questo numero|Abbonati

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