11 febbraio 2016 17:44

Alla fine degli anni sessanta Balsall Heath era il più grande quartiere a luci rosse di Birmingham, dove lavoravano quasi duecento prostitute.

La fotografa Janet Mendelsohn, che all’epoca studiava all’università di Birmingham, ha raccontato la storia e le vite di quel quartiere in cui convivevano prostitute e immigrati, cosa inammissibile nel centro della città.

Le foto più intime sono quelle di Kathleen, una giovane madre di due bambini, che lavorava come prostituta, e a cui Mendelsohn si legò molto. Kathleen è ritratta ferma in strada bagnata dalla pioggia, mentre guarda dalla finestra, con i suoi figli e sua madre e con il suo compagno. Prive di sentimentalismo, le foto ritraggono anzi la tenacia di Kathleen, la sua lotta quotidiana nel crescere i due figli e la sua relazione con il giovane compagno di nazionalità asiatica che lavorava come protettore.

Il valore delle immagini di Mendelsohn sta soprattutto nell’aver documentato una zona in fase di transizione, dove si stabilirono le prime generazioni di immigrati, dove gli affitti costavano poco e allo stesso tempo era abbastanza centrale, spiega lo storico Kieran Connel. Connel ha scoperto le foto di Mendelsohn, rimaste sconosciute per oltre mezzo secolo, mentre costruiva un archivio per celebrare il 50° anniversario del Birmingham centre for contemporary cultural studies.

Oggi Balsall Heath è diventato un quartiere per lo più abitato da asiatici, i cui edifici sono stati sgomberati e trasformati. E di Katleen e dei suoi figli non si sa molto, se non che il suo compagno è stato ucciso.

Le foto di Mendelsohn sono esposte alla galleria Ikon di Birmingham fino al 3 aprile 2016.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it