26 giugno 2017 19:09

Nei primi anni ottanta Londra è segnata dalla recessione, dal governo di Margaret Thatcher e dall’esaurimento della scena punk, avvilita dal suo stesso nichilismo. In questo scenario un gruppo di giovani creativi si ritrova intorno ad alcuni locali, come il Blitz club a Covent garden, e insieme animano un periodo vivo e stimolante nella cultura underground londinese.

Le ceneri del punk le raccolgono i new romantics, che rielaborano quell’estetica togliendone gli elementi più violenti, facendosi influenzare da David Bowie, dall’elettronica e dal krautrock tedesco. Accanto ai musicisti – tra cui Steve Strange e i suoi Visage, Boy George, gli Spandau Ballet e gli Ultravox – in questo momento emergono anche figure nel mondo dell’arte più d’avanguardia, della moda, della letteratura e del cinema che influenzeranno la cultura negli anni successivi. Molti di loro sono gay e sfidano le posizioni più tradizionaliste sulla sessualità, il genere e l’identità.

Nel 1979 il fotografo David Gwinnutt si trasferisce a Londra dal Derbyshire e diventa uno dei Blitz kids (come sono chiamati i frequentatori del Blitz club). Ritrae i protagonisti delle notti londinesi ma preferisce farlo in un contesto più privato, lontano dalla frenesia dei locali. Con una piccola fotocamera e sfruttando la luce naturale, ha realizzato scatti in bianco e nero, ruvidi e pieni di grana, che permettono di osservare artisti come Derek Jarman o Gilbert & George con uno sguardo più intimo e vederli in questo speciale contesto comunitario sovversivo, dove si vive, si ama e si lavora insieme.

Con le foto di Gwinnutt acquisite recentemente dalla National portrait gallery di Londra è stata allestita la mostra Before we were men, aperta fino al 24 settembre 2017.

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