19 ottobre 2021 16:19

Dall’inizio della pandemia di coronavirus, il Marocco ha registrato più di 940mila contagi e oltre 14.500 decessi. Attualmente più di 22 milioni dei 36 milioni di abitanti sono stati completamente vaccinati.

Tabit Rida è un giovane fotografo autodidatta di Marrakech. Durante i lockdown cominciati nella primavera del 2020 è sceso in strada per assistere alla trasformazione di una meta turistica dove non arrivava più nessuno.

Se la pandemia ha mandato in crisi l’economia della città, per il fotografo è stata un’occasione unica per ripensare e guardare con occhi nuovi un paesaggio urbano solitamente dominato dalla folla. Le foto di Marrakech, in times of stillness nascono dal piacere per la solitudine e la quiete. Le persone sembrano muoversi al rallentatore fino a diventare sculture che si fondono con gli ambienti che le circondano. Accostando alle foto i video che ha registrato con il telefono, Rida ci racconta che il tempo non si è fermato veramente e tutto tornerà a muoversi perché la resistenza umana è un fenomeno naturale.

Marrakech, in times of stillness è esposto al Murate art district di Firenze, fino al 20 novembre. La mostra è stata inaugurata durante la dodicesima edizione di Middle East now, il festival dedicato alla cultura mediorientale contemporanea che si è svolto dal 28 settembre al 3 ottobre.

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