Per battere Emmanuel Macron al secondo turno delle elezioni presidenziali, il 24 aprile, Marine Le Pen sta cercando di conquistare gli elettori di sinistra e i moderati, concentrandosi sull’impegno a difendere il potere d’acquisto dei francesi dall’inflazione ed evitando di affrontare i temi su cui ha posizioni più controverse. Negli ultimi giorni la candidata del Rassemblement national ha cercato soprattutto di smorzare le polemiche sollevate dalla sua proposta di vietare il velo islamico nei luoghi pubblici, sostenendo che il bando sarà imposto gradualmente e dovrà essere approvato dal parlamento. Secondo Libération, però, basta leggere il suo programma per capire che Le Pen non ha affatto rinnegato le sue radici di estrema destra: accesso privilegiato alle prestazioni sociali per chi ha la nazionalità francese, stop ai ricongiungimenti familiari, presunzione di legittima difesa per gli agenti di polizia che fanno ricorso alla forza e perfino una riforma dei programmi scolastici in senso nazionalista. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1457 di Internazionale, a pagina 20. Compra questo numero | Abbonati