Il progetto Zoonomia ha reso disponibile un ampio catalogo di sequenze di dna di mammiferi, tra cui pipistrelli, pangolini e bradipi, che ha fatto da base a vari studi. L’analisi comparata del dna di così tante specie, anche lontane tra loro, permette infatti di studiare l’evoluzione dei mammiferi e i rapporti tra le diverse famiglie. È possibile studiare i cambiamenti nelle sequenze dei singoli geni o in quelle che regolano l’attività genetica. Confrontando i genomi, per esempio, alcuni ricercatori hanno studiato gli adattamenti che permettono ad alcuni animali di andare in letargo o di avere un olfatto sviluppato. Uno degli studi è dedicato a Balto, un cane da slitta che nel 1925 partecipò a una storica spedizione per portare medicine a Nome, in Alaska. Dall’analisi del dna di Balto e dal confronto con altri genomi è emerso che gli attuali cani da slitta sono geneticamente più uniformi. La speranza è che l’abbondanza di dati favorisca una migliore comprensione dell’evoluzione umana e delle malattie. Uno dei nuovi studi, per esempio, è sui geni da cui potrebbe dipendere la velocità di crescita di un tumore. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1510 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati