Alessio Mosca
Chiromantica medica
Nottetempo, 140 pagine, 14 euro

Una raccolta di racconti audace in cui il sacro si mischia al profano, e la realtà sconfina continuamente nel mistico. In questo esordio, menzionato alla 34a edizione del premio Calvino, Alessio Mosca popola la provincia e la periferia italiane di ragazzi che una mattina si svegliano e si accorgono di essere Cristo; di uomini che vogliono svoltare, ma si ritrovano a essere padri di famiglia della Roma bene, ossessionati dall’ossessione dei figli per TikTok, invischiati in un giro di arte, cocaina ed ermafroditi; di maschi che nei nomi dei mobili di Ikea intravedono il complotto di una cellula di estremisti; di considerazioni su Rocco Siffredi, sulle proprietà del latte ovino che s’intrecciano ai culti dei pastori della Majella. Il racconto – secondo me il più bello – che sintetizza la capacità narrativa dell’autore è Agro Pontino, in cui vediamo in azione una comunità agricola regolata dalla “legge dell’aratro e del fieno”, abituata “alle false promesse del grano e alla slealtà delle stagioni”. Nella scrittura di Mosca c’è una scientificità che tracima nel mitologico e nel paradossale. Con effetti diversi – che vanno dal comico all’onirico – e con un immaginario ugualmente perturbante nel raccontare il religioso e il pornografico, l’autore traccia le origini dell’inquinamento della psiche contemporanea. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1465 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati