Giorgia Tolfo
Wild swimming
Bompiani, 304 pagine, 18 euro

Una volta qualcuno mi ha detto che quasi non esistono romanzi italiani sulle relazioni tra donne. Wild swimming colma il vuoto, narrando la formazione di un’educazione sentimentale. Giorgia Tolfo è traduttrice, autrice e una della fondatrici del Fill, festival di letteratura italiana a Londra. Questo è il suo esordio. Il libro procede in maniera frammentaria, alternando il presente in cui Giorgia conosce J. attraverso un’app di incontri e il passato, le relazioni, le città che l’hanno condotta a quel momento, a quell’identità, a Londra. Ad ampliare i brevi capitoli ci sono una costellazione di riferimenti letterari, da Virginia Woolf a Bernardine Evaristo, che se da un lato non sono lì per puro citazionismo dall’altro sembrano inseriti proprio per dare consistenza ai frammenti: è la letteratura che vorrebbe dialogare con la vita. Nonostante le premesse, nel leggere Wild swimming non riesco a scrollarmi di dosso la sensazione di stare dentro ad altri libri, per la forma (il memoir), il monologo o una quotidianità semplice, così simile a tante altre. Ma forse è solo l’effetto dell’occhio impigrito di chi legge troppi libri e molti esordi. La scrittura di Tolfo è comunque piacevole e accompagna un libro che offre piccoli istanti preziosi, come quando passeggiando in inverno si sbircia dentro alle case illuminate: un attimo che dura il tempo di una tenda tirata di scatto. ◆

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1597 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati