I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana la giornalista belga Vanja Luksic.

“Foresta”, che a Venezia (e anche in Dalmazia!) significa “straniera”, è la parola chiave di questo piccolo libro scritto con tanto amore ma anche molta inquietudine. Non è un caso se trent’anni fa Marilia Mazzeo, nata a Ravenna, è andata a studiare a Venezia ed è rimasta a vivere là, tra i veneziani, sempre meno numerosi, e tanti foresti come lei. Venezia è probabilmente la città più bella del mondo o, comunque, di una magia unica. Ma è anche sempre più in pericolo per i cambiamenti climatici, come si è potuto vedere negli ultimi anni con tanti episodi di acqua alta che il Mose ci ha messo un bel po’ di tempo a fermare.

Marilia Mazzeo ci parla con tanto amore di questo luogo così particolare e pieno di contraddizioni, che, come ricorda Pietro Spirito nella sua bellissima prefazione, le ha ispirato già diversi libri. “Vivo a Venezia perché è la città più bella che abbia mai visto“, spiega semplicemente la scrittrice portandoci a passeggiare con lei tra calli e campi di un posto unico anche per i suoi contrasti. Una città insieme forte e vulnerabile. Si è capito di più negli ultimi anni, quando ai problemi ambientali si è aggiunta la pandemia, che ha tolto i turisti mentre il mare saliva sempre di più. Purtroppo la bellezza di una città sull’acqua è fragile. E questo la rende ancora più preziosa.

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Questo articolo è uscito sul numero 1458 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati