06 gennaio 2016 14:51

Secondo quanto comunicato mercoledì 6 gennaio da un’annunciatrice della televisione di stato, la Corea del Nord ha condotto con successo un test con una bomba all’idrogeno miniaturizzata. Poche settimane fa il leader Kim Jong-un aveva affermato che il paese aveva sviluppato una bomba all’idrogeno.

Molti esperti in materia stanno già confutando la rivendicazione di Pyongyang. Se confermata, tuttavia, sarebbe il segno di una notevole escalation nella dotazione degli armamenti nordcoreani. In precedenza il paese aveva condotto test nucleari già tre volte, ma una bomba all’idrogeno miniaturizzata potrebbe costituire una minaccia più grave per i vicini della Corea del Nord e della la regione e per diverse nazioni in tutto il mondo.

Anzitutto, è da decenni che si applica la tecnica della miniaturizzazione alle armi nucleari, al fine di poterle caricare su missili a lunga gittata. Lo scorso maggio, la Corea del Nord ha sostenuto di aver sviluppato la capacità di miniaturizzare armi nucleari. Anche se tale affermazione è stata messa in dubbio da molti esperti di difesa, all’epoca il Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense aveva comunicato che la Corea del Nord stava sviluppando missili a lunga gittata potenzialmente in grado di minacciare gli Stati Uniti.

Più potente della bomba atomica

Rispetto alle bombe atomiche, le bombe all’idrogeno sono un tipo di arma nucleare più sofisticata e di difficile realizzazione, perché dipendono da un processo a due stadi che comprende la fusione (o combinazione) di atomi, e non solo la loro fissione (o divisione).

È in questa differenza – e qui sta l’elemento inquietante – che risiede parte del motivo per cui le bombe all’idrogeno sono molto più potenti, come spiega la rivista Popular Mechanics:

Le bombe all’idrogeno sono molto più potenti: mentre l’energia liberata dalle bombe atomiche è spesso espressa in chilotoni (un chilotone equivale a mille tonnellate di tritolo), quella delle bombe all’idrogeno è di solito espressa in megatoni (un megatone equivale a un milione di tonnellate di tritolo).

“Ivy Mike”, la prima bomba all’idrogeno a essere testata dalla commissione per l’energia atomica degli Stati Uniti nel 1952, ha sprigionato un’energia pari a 10,4 megatoni, e secondo alcuni verbali dell’esercito (pdf, p. 192) il raggio dell’onda di calore che si è generata ha raggiunto i 56 chilometri. Per fare un paragone, “Fat Man”, la bomba atomica sganciata su Nagasaki nel 1945 che ha ucciso sul colpo circa 40mila persone, aveva una potenza di 21 chilotoni.

Anche se la detonazione di mercoledì ha provocato alcune scosse che hanno fatto registrare un sisma di magnitudo 5,1 alcuni osservatori della Corea del Nord continuano a dubitare che il Pyongyang abbia effettivamente sviluppato una bomba all’idrogeno.

Il punto in cui Pyongyang avrebbe testato la prima bomba all’idrogeno.
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L’agenzia meteorologica sudcoreana ha comunicato di non aver rilevato radiazioni dopo che la Corea del Nord ha affermato di aver condotto il test.

(Traduzione di Alberto Frigo)

Questo articolo è comparso su Quartz.

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