01 ottobre 2021 11:21

Mark Gevisser, The Guardian, Regno Unito

In tutto il mondo la crescita del movimento per i diritti lgbtq+ ha creato nuovi spazi e identità. Ha creato anche nuove sfide. Ha spinto nuovi gruppi di persone a rivendicare diritti, scatenando allarmi e resistenze. Ha aperto nuovi orizzonti, e le società hanno cominciato a interrogarsi su cosa significa essere una famiglia, un maschio, una femmina, un essere umano. E ha scatenato nuove paure. La linea rosa ha attraversato studi televisivi e parlamenti, redazioni e aule di tribunale, e ha aperto nuovi fronti nella guerra tra culture. Nel ventunesimo secolo la linea rosa non è più una linea: è un territorio. È una zona di confine dove le persone queer cercano di conciliare la liberazione e il senso di comunità che sperimentano online, in tv o in ambienti sicuri con le restrizioni imposte nei luoghi pubblici, sul posto di lavoro o in famiglia. Queste persone devono sempre fare la spola tra due mondi. In un mondo il tempo accelera, nell’altro si ferma.

Le persone queer che ho conosciuto negli ultimi dieci anni hanno assorbito le influenze più varie. Una cosa, però, le accomuna: l’azione. Non è un caso se il concetto di diritti lgbtq+ ha cominciato a diffondersi in tutto il mondo nello stesso momento. Il crollo dei vecchi confini innescato dalla globalizzazione ha portato alla circolazione di nuove idee su parità sessuale e transizione di genere, ma anche alla reazione delle forze conservatrici, di patriarchi e religiosi spaventati dalla perdita di controllo che questo processo porta con sé.

Queste sono le dinamiche innescate dalla linea rosa, soprattutto in quei paesi dove per la prima volta le persone sono state identificate come gay, lesbiche, transgender o msm (men who have sex with men, uomini che fanno sesso con uomini). In molti casi queste categorie erano sempre esistite, anche se in ambiti circoscritti e spesso nascosti. A un certo punto, però, hanno rivendicato un nuovo status e assunto nuove identità politiche, legandosi a una dinamica globale più ampia.

Mark Gevisser sarà al festival di Internazionale a Ferrara il 2 ottobre con Maya De Leo, Monica Romano e Daniele Cassandro.

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