Il 23 gennaio a Los Angeles, Rachel Sennot e Bowen Yang hanno annunciato le candidature per la 97esima edizione dei premi Oscar. Grande affermazione di Emilia Pérez di Jacques Audiard che si è aggiudicato 13 nomination, stabilendo tra l’altro il record per numero di candidature di un film non in lingua inglese, precedentemente detenuto da La tigre e il dragone (2001) e Roma (2018), che ne avevano ricevute dieci. Altro primato, la sua protagonista, Karla Sofía Gascón, è la prima donna trans a essere candidata come miglior attrice protagonista.

Dieci invece le nomination per The brutalist, il film di Brady Corbet, presentato a Venezia e in uscita nelle sale italiane il 6 febbraio, e per il musical Wicked di Jon M. Chu. A chiudere il sottoelenco dei film che hanno ricevuto molte candidature va citato A complete unknown di James Mangold. Il biopic su Bob Dylan con Timothée Chalamet, appena uscito in Italia, è nominato a otto statuette, esattamente come Conclave di Edward Berger.

Niente nomination per Vermiglio di Maura Delpero, del resto la competizione nella categoria per il miglior film internazionale sarebbe stata molto dura visto che tra i candidati ci sono ben due pellicole che partecipano anche alla corsa per il miglior film in assoluto, cioè Emilia Pérez e Io sono ancora qui di Walter Salles. Il film di Salles, che esce in sala il 30 gennaio, ha anche una terza candidatura, quella per Fernanda Torres come attrice protagonista (per cui facciamo garbatamente il tifo), anche se la grande favorita della categoria è Demi Moore per The substance di Coralie Fargeat (che in totale si è guadagnato cinque nomination). Ma i duelli interessanti sono tanti.

Per esempio quello per il miglior attore non protagonista dove ci sarà una lotta “fratricida” tra Jeremy Strong (The apprentice) e Kieran Culkin (A real pain) che interpretavano Kendall e Roman Roy nella serie Succession. Ma entrambi devono comunque vedersela con candidati forti come Edward Norton, che interpreta Pete Seeger in A complete unknown e Guy Pearce nei panni dell’inquietante milionario di The brutalist.

Anche nella categoria degli attori protagonisti il duello è interessante. Se Adrien Brody (The brutalist) appare il superfavorito, Sebastian Stan che interpreta Donald Trump e Timothée nei panni di Bob Dylan potrebbero mettergli più di un bastone tra le ruote. All’Academy infatti sono sempre piaciuti gli attori che interpretano personaggi celebri.

Per rimanere ai premiati più recenti: Cillian Murphy (Robert Oppenheimer in Oppenheimer), Rami Malek (Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody), Gary Oldman (Winston Churchill in L’ora più buia), Eddie Redmayne (Stephen Hawking in La teoria del tutto) e Daniel Day-Lewis (Abraham Lincoln in Lincoln). Ma l’elenco è lungo in modo impressionante.

Chiudiamo con un applauso a Isabella Rossellini, candidata come miglior attrice non protagonista per Conclave. La sua suora avrebbe avuto (quasi) tutte le carte in regola per diventare papa. Riuscirà a strappare il premio alla favorita Zoe Saldaña (Emilia Pérez)? Per saperlo bisognerà attendere la notte tra il 2 e il 3 marzo, la notte degli Oscar. Torneremo ovviamente sull’argomento, intanto qui l’elenco completo delle nomination.

Questo testo è tratto dalla newsletter Schermi.

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