24 febbraio 2022 16:28

La guerra fasulla è finita. La guerra vera è cominciata. Per diverse settimane, il governo statunitense e quello britannico hanno pensato che Vladimir Putin fosse deciso a operare un’invasione su vasta scala dell’Ucraina. Ora sta succedendo proprio questo.

Gli obiettivi precisi dell’esercito russo devono ancora emergere. Ma è già chiaro che non si tratta di un attacco limitato alle regioni contese dell’Ucraina orientale. Sono state udite esplosioni nella capitale ucraina, Kiev. E ci sono notizie di truppe russe che attraversano il confine dalla Bielorussia, che è la via più breve e diretta per Kiev.

I servizi di sicurezza occidentali, che finora hanno predetto accuratamente il corso degli eventi, ritengono che Putin intenda rovesciare il governo ucraino e insediare al suo posto un regime fantoccio. Questa strategia di “decapitazione” coinvolgerà non solo il governo centrale, ma anche i governi regionali e locali. Sono state compilate liste di funzionari ucraini che saranno arrestati o uccisi.

È probabile che le tattiche militari utilizzate dalla Russia siano estremamente brutali — “il genere di cose che abbiamo visto in Siria e Cecenia”, afferma un funzionario statunitense. Il dispiegamento dell’artiglieria russa e della sua forza aerea comporterebbe pesanti perdite militari e civili da parte ucraina. Alcune fonti occidentali hanno parlato di cinquantamila morti possibili in una settimana.

È probabile che Putin usi la guerra che ha scatenato come scusa per spazzare via gli ultimi resti di libertà politica in Russia

L’esercito ucraino è determinato a reagire. Ma è probabile che si trovi pesantemente sconfitto. L’obiettivo russo potrebbe essere circondare Kiev e forzare il crollo o le dimissioni del governo ucraino, guidato da Volodymyr Zelenskij.

I russi non vorranno essere coinvolti in una guerra urbana, se possono evitarla. E sono anche determinati a tenere l’occidente fuori da questo conflitto. Nel suo discorso che annunciava l’invasione, Putin ha avvertito i paesi stranieri tentati di interferire che ci sarebbero state “conseguenze che non avete mai conosciuto prima nella vostra storia”, un riferimento appena velato alla guerra nucleare.

Per ora la reazione occidentale si limiterà alle sanzioni economiche. Temendo che questo momento si avvicinasse rapidamente, i diplomatici statunitensi ed europei stanno lavorando da alcune settimane a un pacchetto coordinato di sanzioni che sarà applicato nei prossimi giorni.

La Russia sarà quindi colpita da sanzioni finanziarie, personali e tecnologiche. Le banche russe saranno tagliate fuori dai finanziamenti. Per gli olgarchi russi sarà impossibile viaggiare in occidente e i loro beni depositati nelle banche occidentali saranno bloccati. La Russia sarà tagliata fuori dal settore della tecnologia avanzata, come semiconduttori e parti di aeromobili.

È probabile che gli effetti sull’economia russa saranno profondi. Ma è improbabile che questo distolga Putin dalla strada scelta. Lo stesso leader russo non soffrirà certo la fame. Invece, è probabile che usi la guerra che ha scatenato come scusa per spazzare via gli ultimi residui di libertà politica in Russia. Il paese ora si trasformerà in una dittatura totale, il che renderà più facile eliminare qualsiasi dissenso da parte di quei russi scontenti della strada intrapresa da Putin.

Il rischio dell’espansione del conflitto
Una rottura economica tra la Russia e l’occidente avrà anche gravi conseguenze economiche per l’Europa e gli Stati Uniti. Anche prima che scoppiasse questo conflitto, i prezzi dell’energia erano alle stelle. Se la Russia interromperà le forniture di gas all’Europa, i consumatori e l’industria ne risentiranno gravemente. Gli effetti diretti si faranno sentire maggiormente nei paesi che dipendono di più dal gas russo, in particolare Germania e Italia. Ma l’intero mondo occidentale potrebbe cadere nella recessione e nell’inflazione. E i leader politici occidentali sono molto più vulnerabili all’opinione pubblica di quanto lo sia Putin.

Anche se la Nato ha chiarito che intende restare fuori dalla guerra in Ucraina, c’è il rischio che il conflitto si espanda. Uno scenario che preoccupa i leader occidentali è che l’aviazione russa possa sconfinare nello spazio aereo polacco. Ciò potrebbe portare a scontri diretti tra i russi e la Polonia, paese che fa parte della Nato. Gli attacchi aerei russi potrebbero anche uccidere statunitensi o europei ancora residenti in Ucraina, aumentando la pressione sui loro governi affinché rispondano.

I governi occidentali stanno anche discutendo su come aiutare un’insurrezione ucraina, se e quando emergerà, a combattere l’occupazione russa. I sostenitori di questo piano d’azione ritengono che sarà un dovere morale e un imperativo strategico sostenere gli ucraini a continuare la lotta. Altri temono che sostenere un’insurrezione possa trasformare l’Ucraina in una nuova Siria ai confini dell’Europa.

Questi dibattiti assumeranno un’urgenza crescente nelle prossime settimane. Ma, per ora, l’iniziativa è nelle mani di Putin.

(Traduzione di Stefania Mascetti)

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