18 ottobre 2002 00:00

Michael Moore è nato a Flint, nel Michigan, quarantanove anni fa. Qualcuno lo ricorderà per il suo documentario Roger and Me (Roger era l’amministratore delegato della General Motors e Moore cercava di intervistarlo per sapere perché avesse deciso di chiudere lo stabilimento di Flint).

Moore preferisce McDonald’s ai campi di grano e i fratelli Marx all’autore del Capitale. Va in chiesa e vota democratico. Il suo ultimo film sta uscendo anche in Italia: Bowling a Columbine. Parla di armi e vittime. Ma non solo, come spiega a pagina 65. Negli Stati Uniti il suo libro, Stupid white men, era stato bloccato perché troppo contrario a Bush. Poi ha venduto così tanto che è diventato un caso editoriale.

In Italia ha deciso di pubblicarlo Mondadori. Niente di strano: “Con i capitalisti il fatto straordinario è che la loro voglia di guadagnare è sempre più forte delle loro opinioni politiche”.

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