09 giugno 2021 16:26

Federico Fornaro
2 giugno 1946. Storia di un referendum
Bollati Boringhieri, 202 pagine, 14 euro

I riti con cui di solito si celebra la festa della repubblica sono la parata militare, l’omaggio del presidente al milite ignoto, le prodezze delle frecce tricolori. Il fatto che quest’anno, a causa della pandemia, lo sfoggio di valori guerreschi sia in parte ridotto permette di riflettere diversamente sul 2 giugno 1946: sul referendum istituzionale che portò dalla monarchia alla repubblica, sull’estensione del diritto di voto alle donne, sulla fine della transizione dal fascismo alla democrazia.

Questo libro racconta nel dettaglio i vari processi che portarono a quegli eventi: gli alleati in conflitto tra loro per il controllo del Mediterraneo, ma interessati a mantenere l’Italia lontana da cambiamenti rivoluzionari; la complicata coesistenza del Regno d’Italia a sud con la resistenza a nord; le discussioni tra i partiti che portarono al “compromesso referendario”; l’inizio di una fase in cui rallenta il rinnovamento dello stato rispetto alle forze compromesse con il fascismo, che in seguito sarebbe stato ulteriormente frenato dall’avvio della guerra fredda.

Un ultimo capitolo racconta con vivacità e nei particolari i trafelati giorni del voto, le polemiche, le voci sui brogli e i ricorsi. E dimostra in maniera convincente che quel voto espresse la volontà degli italiani, ma dando anche conto di quanto contraddittoria e complessa sia stata l’origine del sistema politico in cui viviamo.

Questo articolo è uscito sul numero 1412 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

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