11 gennaio 2019 10:45

L’accordo di governo raggiunto il 9 gennaio tra la destra e il centrodestra con il sostegno dell’estrema destra ha implicazioni che vanno ben oltre questa regione meridionale della Spagna, inserendosi in un contesto europeo in cui l’ascesa dei partiti di estrema destra e populisti costringe gli altri partiti a scelte delicate.

In Andalusia, il piccolo partito di estrema destra Vox (o di destra radicale, come preferiscono chiamarlo in Spagna) aveva sorpreso tutti a dicembre, entrando per la prima volta in un parlamento regionale di un paese che sembrava immunizzato dal suo passato franchista. In un paesaggio politico frammentato, Vox è diventata una forza decisiva, perché nessuna coalizione sarebbe stata possibile senza il suo consenso.

Alla fine l’Andalusia, bastione socialista per trentasei anni, ha virato nettamente a destra con l’accordo tra il Partito popolare (conservatore) e il centrodestra di Ciudadanos. A sua volta, il Partito popolare ha firmato un accordo con Vox per assicurare una maggioranza alla nuova coalizione.

Senza scrupoli
Si tratta di una novità assoluta dal ritorno della democrazia in Spagna, quarant’anni fa. In cambio del suo appoggio, Vox non ha ottenuto granché e soprattutto non è stata soddisfatta la sua richiesta assurda di cancellare la legge sulla violenza sessuale.

Tuttavia il solo fatto che il Partito popolare abbia accettato di concludere un accordo con Vox rappresenta una vittoria per il partito di estrema destra. Dunque non esiste nessun “cordone sanitario in Andalusia”, perché la destra non ha avuto scrupoli.

Questa vittoria ha una evidente dimensione europea. All’estrema destra dello scacchiere sono in corso grandi manovre in vista delle elezioni europee di maggio.
Matteo Salvini, leader dell’estrema destra italiana della Lega, in settimana è stato in Polonia per tendere la mano al partito ultraconservatore al potere a Varsavia. Il 10 gennaio il primo ministro ungherese Viktor Orbán si è congratulato per gli ultimi sviluppi.

L’imbarazzo di Macron
In Francia il Rassemblement national ha già stretto un’alleanza con Salvini. A dicembre, su Twitter, Marine Le Pen aveva accolto con entusiasmo il risultato di Vox. Oggi la leader del Rassemblement national non può che esultare per la partecipazione di Vox a una coalizione che comprende Ciudadanos, perché questo crea grande imbarazzo a… Emmanuel Macron!

La République en marche, il partito del presidente francese, è infatti alleato di Ciudadanos in vista delle europee, e quanto accaduto in Andalusia indebolisce la sua posizione intransigente nei confronti dell’estrema destra.

Il 9 gennaio, a Bruxelles, la ministra francese per gli affari europei Nathalie Loiseau aveva dichiarato che non ci potrà mai essere “nessun compromesso con un partito che rappresenta valori diametralmente opposti ai nostri”. Alla fine il compromesso c’è stato, pur mantenendo la facciata.

A Varsavia, Matteo Salvini ha fissato l’obiettivo di detronizzare quello che ha chiamato “l’asse franco-tedesco”. Nel frattempo, a emergere è un asse di estrema destra, che sta guadagnando inesorabilmente punti.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

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