19 marzo 2015 11:33

Gli incontri e gli scambi tra studenti più avanti negli studi e più indietro, alle prime armi, continuano a sembrare una novità. Se e dove è possibile osservarli si vedono risultati importanti sia per chi è più indietro ed è meno esperto sia anche per i più esperti, e ogni volta la cosa è accolta come una lieta sorpresa. Un recente numero di Campus – Le Monde des étudiants dà ampio spazio a un’esperienza che da anni si svolge sistematicamente nella École de management di Strasburgo. Alcune decine di studenti e studentesse già avanti nei corsi della École dedicano i mercoledì pomeriggio a incontrare in un’aula universitaria i e le liceali che ne abbiano voglia per raccontargli informalmente le loro esperienze di studio e per discutere con loro e orientarli nelle scelte che li attendono entrando all’università.

L’iniziativa non è isolata, ma insieme ad altre si iscrive nel programma statale Cordées de la réussite, analogo ai programmi di peer education lanciati nel 1999 dal ministero dell’istruzione in Italia. L’Unione europea favorisce e finanzia progetti simili e un’accurata descrizione del loro impianto, dovuta a Enzo Catarsi e Alessio Ciardi, è stata pubblicata in rete dal Centro studi Bruno Ciari di Firenze. I liceali di Strasburgo accennano a loro precedenti incontri con docenti ufficialmente incaricati di lezioni di orientamento e sottolineano i ben diversi vantaggi degli scambi informali con i loro pari di poco più anziani.

Questo articolo è stato pubblicato il 13 marzo 2015 a pagina 95 di Internazionale, con il titolo “I piccoli maestri”. Compra questo numero | Abbonati

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