07 marzo 2018 17:02

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sono una diciottenne eterosessuale cisgender, ti scrivo dall’Australia e ascolto il tuo podcast e leggo la tua rubrica da quando avevo 13 anni. È grazie a te se ho le idee aperte sulla sessualità e sul mio corpo. A parte questo ho alcune domande. Ho cominciato a guardare porno abbastanza giovane, senza vergognarmene, ma un po’ di cose mi danno da pensare.

1. Vengo molto in fretta con il porno lesbico, ma non è mai un orgasmo di quelli “belli”. Secondo me è che inconsciamente penso sia poco reale e quindi degradante.

2. I porno gay vintage e trans ftm (female to male) mi procurano gli orgasmi migliori, anche se mi sembra strano, visto che sono molto lontana dagli atti sessuali che quei video rappresentano, ma quando vengo con quelli sono sempre soddisfatta.

3. Mi eccitano i video di schiaffi sulle tette, ma ho delle remore morali. So perché mi piacciono: le mie tette grosse mi fanno rabbia. Mi sembra moralmente sbagliato sia per il cammino di accettazione del mio corpo che ho fatto, sia per il messaggio violento nei confronti delle donne.

Ti va di darmi un parere?

–Concerned About Porn Preferences

  1. Esistono gay che guardano porno etero, lesbiche che guardano porno gay, ed esistono diciottenni etero australiane che guardano sia il porno lesbico, sia quello vintage gay, sia quello trans ftm. Sono così tante le persone che si eccitano guardando porno teoricamente non fatto per loro – e in generale le persone che immaginano, guardano e fanno cose teoricamente non fatte per loro – che queste, tra virgolette, “trasgressioni” vanno considerate una caratteristica, e non un difetto, della sessualità umana. 
 - Vieni con il porno lesbico, vieni con quello gay vintage e trans ftm, ma quando guardi quello lesbico sei combattuta perché ti sembra poco reale. È comprensibile: molto del cosiddetto porno lesbico è poco reale, perché è realizzato da e per gli uomini eterosessuali, e ha per protagoniste donne che non sono lesbiche ma eseguono i gesti della sessualità lesbica meccanicamente (e spesso con le unghie lunghe, cosa che a una vera lesbica darebbe molto fastidio). In alcuni porno gay ci sono ovviamente attori cosiddetti gay-for-pay, ovvero eterosessuali che lo fanno per soldi, ma la maggior parte del porno gay è fatto da attori gay che fanno una cosa che gli piace; lo stesso dicasi per buona parte del porno ftm, che è una piccola nicchia per lo più indipendente. Io ho il sospetto che i tuoi orgasmi siano belli anche quando guardi il porno lesbico, CAPP, ma la sensazione – soppressa quando sei eccitata, e che riemerge quando non lo sei più – che le attrici non provino davvero piacere ti guasta gli orgasmi a posteriori. La soluzione? Cercare porno lesbico con attrici che siano davvero lesbiche: il porno lesbico realistico esiste (ne ho trovato parecchio con una semplice ricerca su Google). 
 - A volte riusciamo a superare i messaggi negativi che la nostra società ci trasmette sull’identità e sul corpo solo dopo che la nostra fantasia erotica è riuscita a prendere le paure e il disprezzo di sé indotti da tali messaggi e trasformarli in gusti sessuali specifici. Prendiamo il gusto per l’umiliazione del pene piccolo (in inglese small-penis humiliation o sph). Prima che uno possa chiedere alla/al partner di praticare su di lui la sph, deve innanzitutto accettare (e un po’ amare) il fatto di avercelo piccolo. L’accettazione è avvenuta, ma la fantasia sessuale – una fonte di eccitazione basata su un conflitto risolto – resta. Può essere liberatorio considerare questa fantasia o la tua passione per gli schiaffi sulle tette come una ricompensa: l’unica cosa buona prodotta da tutte le stronzate che la società ficca in testa di uno che ce l’ha piccolo, o nel tuo caso di una ragazza con i seni grossi. Se facciamo in modo di cercare altri adulti consenzienti che ci rispettano e rispettano il nostro corpo, possiamo avere sia le fantasie che vogliamo – anche quelle che affondano le radici nel letame dei messaggi culturali negativi – sia l’accettazione di noi stessi e l’autostima.

Ho il feticismo del deepthroating, il “pompino a gola profonda”. I porno che guardo sono solo di pompini brutali e molto bagnati. Mi piacerebbe tantissimo guardare quel tipo di porno con il mio fidanzato, mettendolo tra le cose con cui ci divertiamo in camera da letto, ma in quanto femmina eterosessuale mi vergogno a dirlo. Come faccio a parlare di un mio feticismo? Glielo rivelo durante una cena a lume di candela? Metto su un porno di deepthroat e vedo che succede? Aiutami!

–Deepthroat Queen

Non esiste un momento sbagliato per dire a qualcuno che ha vinto la lotteria, DQ. Puoi fare una cena a lume di candela, mettere su un porno, mandargli un telegramma cantato: comunque tu decida di dirglielo, le probabilità di una reazione negativa sono molto ridotte. Ovvio, guardare una che fa deepthroating e farlo tu stessa sono due cose ben diverse. Durante la cena a lume di candela non potrai passare dalla rivelazione della fantasia alla sua realizzazione. Fai con calma, magari oltre al porno guardati qualche tutorial, scopri le posizioni e le angolazioni che fanno per te, eccetera, e piano piano vedrai che con lui arriverai in fondo.

***

Sono un ragazzo di 32 anni che ha da poco conosciuto una donna molto sexy e più matura, di 46 anni. Mi ha detto che le piaccio molto. Ho sempre preferito le donne più mature. Mi piacciono per la sicurezza, per come stanno bene con se stesse. Sono molto più sexy delle mie coetanee. Il problema è che prendo molto sul serio il femminismo. Sulle cose più evidenti credo di cavarmela abbastanza bene: non faccio mansplaining, richiamo le persone che ignorano l’esistenza del sessismo e non tratto le donne come oggetti, anche quando le trovo attraenti (sono piccoli passi, ma comunque). Ma quando vedo questa donna e ci mettiamo a flirtare come matti il mio cervello si spegne e non riesco a pensare che al suo corpo pazzesco e alle tante ore che vorrei passarci insieme. Il mio timore è che lei abbia passato la vita facendo leva sull’aspetto fisico per ottenere conferme dagli uomini, e che la mia attrazione tutta di reni e poco di cervello non faccia che perpetuare la sua oggettificazione.

–Man, I Love Feminism

Correrò il rischio di fare Dansplaining. Non c’è nulla di femminista nel parlar male delle donne giovani per giustificare il fatto che a te piacciono quelle mature. I gusti sono gusti e si possono accettare anche senza il sottinteso che le donne giovani manchino di sicurezza o non siano a proprio agio con se stesse. La società che ha inculcato a CAPP il problema dei seni grossi – i suoi seni attraevano attenzioni indesiderate, lei ha cominciato a provare risentimento e adesso si eccita con immagini erotiche di seni che vengono puniti (anche se adesso sa che il suo problema non erano i seni) – ha inculcato il tuo problema a te.

Agli uomini, giovani come vecchi, in genere piacciono le donne giovani. Tu dalle donne giovani non sei attratto, sei attratto da quelle mature. Anziché accettarlo, senti di doverlo giustificare facendo un paragone tra donne giovani e mature e affermando – ripeto: in modo sottinteso – che in quelle giovani ci sia qualcosa che non va. Sembri uno di quei gay che non riescono a dire come mai sono attratti dai maschi senza dirti anche (o soltanto) cosa non gli piace delle donne.


Venendo all’oggettificazione, MILF: il problema dell’oggettificazione è quando chi oggettifica non riesce simultaneamente a vedere la persona oggetto di attrazione come un essere umano tridimensionale provvisto di desideri, paure e capacità decisionale propri. Tecnicamente siamo tutti oggetti, MILF – cose materiali che si possono vedere e toccare – ma a differenza di un vibratore o di una vagina di gomma proviamo gioia e dolore, e abbiamo desideri e bisogni. Tu non puoi impedirti di provare attrazione per questa donna. Nell’attrazione tra esseri umani esiste una fortissima componente visiva e, come dimostra la tua attrazione per le donne mature, non esiste un unico parametro di bellezza universale. Se sai oggettificare una persona apprezzandone appieno l’umanità (se alle parole fai seguire i fatti) non devi sentirti un femminista incompleto solo perché la oggettifichi (specie se quella sta chiaramente oggettificando te!).

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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