Il maschio ha piume multicolori, mentre la femmina passa quasi inosservata: sembra questa le regola tra molti uccelli. Eppure, in certe specie, anche la femmina è coloratissima. Uno studio pubblicato su Nature prova a spiegare la differenza tra le specie, legando i colori degli animali alla necessità di competere per conquistare un partner.
In passato si pensava che i maschi fossero più colorati perché si accoppiano con molte femmine e quindi devono competere con il piumaggio vistoso per poter essere scelti. Questo fenomeno è stato confermato da James Dale e colleghi, che indicano come la poligamia, oltre ad aumentare la colorazione dei maschi, riduca in misura maggiore anche il colore nelle femmine. Inoltre, i ricercatori hanno trovato che nelle specie nelle quali pure la femmina deve competere per riprodursi, questa ha un piumaggio colorato.
Per questa ricerca sono state usate le illustrazioni del libro The handbook of the birds of the world relative al gruppo di uccelli simili ai passeri, i passeriformi. Dalla scansione delle immagini di 5.983 specie è stata determinata la brillantezza del piumaggio di maschi e femmine. È emerso che più la specie è grande, più il piumaggio è vivace, forse perché l’animale ha meno predatori e non deve passare inosservato. Inoltre, negli uccelli tropicali entrambi i sessi tendono a essere colorati, forse perché la competizione è forte e dura tutto l’anno.
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