Il segretario alla sicurezza interna Alejandro Mayorkas. (Patrick T. Fallon, Afp)

Il 13 febbraio la maggioranza repubblicana della camera dei rappresentanti ha approvato la messa in stato d’accusa del segretario alla sicurezza interna Alejandro Mayorkas, contestato per la crisi migratoria al confine con il Messico.

È la prima volta da quasi 150 anni che la camera approva la messa in stato d’accusa (impeachment) di un ministro. Ma la destituzione è praticamente impossibile dato che il senato, che dovrà effettuare il processo, è controllato dal Partito democratico.

I repubblicani avevano già cercato di mettere in stato d’accusa Mayorkas la settimana scorsa, ma senza successo.

“Mayorkas è il principale artefice di questo disastro”, ha affermato il presidente della camera Mike Johnson, un fedelissimo di Donald Trump.

Il presidente Joe Biden ha reagito denunciando in un comunicato un “atto palesemente di parte che prende di mira un fedele servitore dello stato”.

I repubblicani accusano il presidente democratico di aver permesso “l’invasione del paese”, citando il numero record di migranti arrestati al confine, 302mila a dicembre.

La questione migratoria è uno dei temi chiave della campagna elettorale in vista delle presidenziali di novembre, che probabilmente vedranno contrapposti Biden e Trump.

Mayorkas ha respinto le accuse dei repubblicani, accusandoli di “perdere tempo e di sprecare il denaro dei contribuenti”.

L’ultima volta che il congresso aveva messo in stato d’accusa un ministro era stato nel 1876, quando il segretario alla guerra William Belknap, coinvolto in un caso di corruzione, si dimise prima della fine della procedura.

La costituzione statunitense prevede che il congresso possa mettere in stato d’accusa il presidente, un ministro o i giudici federali in caso di “tradimento, corruzione o altri gravi crimini”.

La messa in stato d’accusa di Mayorkas è stata approvata con 214 voti a favore e 213 contrari. Tre deputati repubblicani hanno votato contro l’impeachment, affermando di considerarlo “eccessivo”.

Il processo a Mayorkas si svolgerà al senato. Per una condanna è necessaria una maggioranza dei due terzi.