La più grande prigione della capitale di Haiti, dopo un’evasione di massa il 3 marzo 2024. (Luckenson Jean, Afp)

Il 3 marzo il governo di Haiti ha dichiarato lo stato d’emergenza e il coprifuoco nella capitale Port-au-Prince, in seguito alla fuga di diverse migliaia di detenuti da una prigione che era stata attaccata da gruppi armati durante la notte.

“Il governo della repubblica, facendo riferimento al decreto del 3 marzo 2024 che dichiara lo stato di emergenza in tutto il dipartimento per un periodo di 72 ore, decreta il coprifuoco in tutto questo territorio” tra le 18 e le 5 ora locale del 4, 5 e 6 marzo, si legge in un comunicato diffuso dal governo.

Il 3 marzo migliaia di detenuti sono evasi dalla principale prigione della capitale, dove alcuni gruppi armati hanno scatenato il caos a partire dal 29 febbraio, per costringere il primo ministro Ariel Henry a dimettersi. Henry guida il paese dall’omicidio del presidente Jovenel Moïse, avvenuto a luglio del 2021.

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Almeno dieci persone sono morte durante la fuga dei detenuti, nella notte tra il 2 e il 3 marzo, secondo un giornalista dell’Afp.

“Abbiamo contato molti corpi di detenuti”, ha detto all’Afp Pierre Espérance, direttore esecutivo della Rete nazionale per la difesa dei diritti umani (Rnddh). Il 3 marzo erano presenti nel carcere solo un centinaio di detenuti, dei circa 3.800 che erano nella prigione prima dell’attacco dei gruppi armati.

Un giornalista dell’Afp che ha visitato il luogo il 3 marzo ha visto una decina di cadaveri intorno alla prigione. Alcuni erano stati colpiti da proiettili, ha raccontato. Il giornalista è riuscito a entrare nel carcere: la porta era “aperta” e non c’era “quasi nessuno”, ha detto.

Nella notte tra il 3 e il 4 marzo gli agenti di polizia “hanno cercato di respingere l’assalto delle bande criminali contro il Penitenziario nazionale e il carcere della Croix des Bouquets”, ha affermato in un comunicato il governo haitiano.

“Questo assalto ha provocato il ferimento di diversi prigionieri e del personale dell’amministrazione penitenziaria”, è scritto nel comunicato.

Il governo ha denunciato “la furia di criminali armati che vogliono a tutti i costi liberare le persone in arresto con l’accusa di rapimento, omicidio e altri reati gravi”. Per quanto riguarda il carcere della Croix des Bouquets, non si sa attualmente quanti detenuti siano riusciti a fuggire, secondo Pierre Espérance.

Haiti sta affrontando una grave crisi politica, di sicurezza e umanitaria dall’omicidio nel 2021 del presidente Moïse: da allora i gruppi armati hanno preso il controllo di intere zone del paese.