Il 21 novembre il presidente eletto Donald Trump ha scelto la giurista Pam Bondi come procuratrice generale degli Stati Uniti, a capo del dipartimento della giustizia, in sostituzione di Matt Gaetz, che aveva rinunciato all’incarico poche ore prima.

Tra le varie nomine controverse annunciate da Trump per le posizioni chiave della futura amministrazione, quella di Gaetz aveva forse suscitato le reazioni più forti.

Gaetz, un deputato della Florida senza alcuna esperienza giuridica e detestato dai democratici e da una parte dei repubblicani, è stato accusato in passato di aver avuto una relazione sessuale con una minorenne, di appropriazione indebita di fondi pubblici, di consumo di droghe e di guida in stato d’ebbrezza.

È noto anche per essere contrario al diritto all’aborto, negazionista del cambiamento climatico, sostenitore della lobby delle armi e fautore della teoria complottista della “grande sostituzione” (una cospirazione globale per sostituire i bianchi con persone di altre etnie).

“Ho deciso di farmi da parte per evitare che polemiche pretestuose possano nuocere al compito cruciale portato avanti dal team della transizione Trump-Vance”, ha dichiarato Gaetz sul social network X.

Trump ha affermato che nonostante questa battuta d’arresto Gaetz “avrà un futuro brillante in politica”.

“Sono felice di annunciare che l’ex procuratrice generale della Florida Pam Bondi sarà la prossima procuratrice generale degli Stati Uniti”, ha poi scritto in serata sul suo social network Truth Social.

“Per troppo tempo il dipartimento della giustizia è stato usato per colpire me e altri repubblicani. Ora basta”, ha aggiunto.

Bondi, 59 anni, ha fatto parte del team legale di Trump durante la procedura d’impeachment al senato nel 2020.

Sarà affiancata al dipartimento della giustizia da tre degli avvocati personali di Trump: Todd Blanche, Emil Bove e John Sauer. I primi due hanno difeso il presidente eletto nel processo penale sui pagamenti illegali all’ex attrice di film porno Stormy Daniels, in cui è stato condannato.