Quasi metà delle scuole di Manila, la capitale delle Filippine, sono rimaste chiuse il 3 marzo a causa di un’ondata di caldo, hanno annunciato le autorità locali.
L’agenzia meteorologica nazionale ha avvertito che l’indice di calore, che tiene conto della temperatura e dell’umidità, ha raggiunto livelli pericolosi a Manila e in altre due aree del paese.
Secondo l’agenzia, che ha consigliato di evitare l’esposizione prolungata al sole, sono possibili episodi di ipertermia (i cosiddetti colpi di calore), crampi e spossatezza.
L’ultima ondata di caldo nel paese risaliva alla primavera scorsa, quando le scuole avevano dovuto sospendere le lezioni in presenza per diversi giorni.
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Ogni giovedì le notizie più importanti sulla crisi climatica e ambientale. A cura di Gabriele Crescente.
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Il 3 marzo a Manila erano previste temperature di 33 gradi, un dato lontano dal record di 38,8 gradi del 27 aprile 2024, ma le autorità della capitale e di altri sei distretti hanno ordinato la chiusura delle scuole per precauzione.
Secondo i dati del dipartimento dell’istruzione, 2,8 milioni di persone studiano nella regione di Manila.
“La sospensione ci preoccupa perché siamo vicini alla fine dell’anno scolastico”, prevista ad aprile, ha dichiarato all’Afp Edgar Bonifacio, rappresentante del dipartimento dell’istruzione per il quartiere di Malabon.
Annie Bernardo, rappresentante del dipartimento dell’istruzione per il quartiere di Valenzuela, ha affermato che 69 scuole hanno ricevuto l’ordine di passare alla didattica a distanza.
Nel 2024 gli eventi meteorologici estremi hanno perturbato le lezioni per quasi 250 milioni di bambini nel mondo, cioè uno su sette, secondo l’Unicef (Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia), che ha denunciato in un rapporto “queste conseguenze trascurate della crisi climatica”.
Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato e il primo a superare la soglia di 1,5 gradi in più rispetto all’era preindustriale.
Secondo gli scienziati, il riscaldamento globale causato dall’uso dei combustibili fossili sta aumentando l’intensità e la frequenza degli eventi estremi.