Il 12 marzo almeno venti persone sono rimaste ferite, una delle quali in modo grave, durante gli scontri con la polizia durante una manifestazione per le pensioni a Buenos Aires, a cui hanno partecipato anche centinaia di ultrà di squadre di calcio, hanno affermato le autorità della capitale.

Gli scontri sono stati tra i più violenti dei quindici mesi di presidenza di Javier Milei. I manifestanti hanno lanciato pietre e altri oggetti contro la polizia, che ha risposto con cannoni ad acqua, gas lacrimogeni e proiettili di gomma.

Le violenze si sono verificate sia davanti al parlamento sia a plaza de Mayo, sede della presidenza.

Un’auto e una moto della polizia sono state incendiate, e più di cento persone sono state arrestate.

Il ferito grave è un giornalista, Pablo Grillo, colpito da un proiettile mentre scattava una foto, come mostra un video pubblicato sui social network.

Il padre, Fabián Grillo, ha puntato il dito contro Milei e la ministra della sicurezza Patricia Bullrich, accusandoli di aver “messo in pericolo” la vita dei manifestanti.

Un altro video pubblicato sui social network mostra un poliziotto colpire una donna anziana, che poi cade a terra con il volto sanguinante.

Ogni mercoledì da anni a Buenos Aires c’è una mobilitazione dei pensionati, che denunciano il declino del loro potere d’acquisto, aggravatosi drasticamente nei primi mesi di presidenza dell’ultraliberista Milei.

Negli ultimi giorni i social network avevano invitato gli ultrà delle principali squadre di calcio del paese, tra cui River Plate, Boca Juniors, Racing e Independiente, a unirsi ai pensionati.

I pensionati argentini sono tra i grandi sconfitti delle misure di austerità promosse da Milei, ma in realtà erano in difficoltà da anni a causa della cronica inflazione, che nel 2023 ha raggiunto un picco al 211 per cento.

Dalla metà del 2024 le pensioni minime sono indicizzate all’inflazione su base mensile, invece di essere riviste periodicamente in modo più casuale. Questo mese le pensioni minime, che spettano a più di metà dei pensionati, sono salite a quasi 350mila pesos (328 dollari).

I pensionati sono stati colpiti soprattutto nei primi sei mesi della presidenza Milei, durante i quali la rivalutazione delle pensioni era stata bloccata, nonostante una svalutazione del 52 per cento alla fine del 2023 con un contemporaneo aumento del prezzo dei farmaci.