Il 6 maggio Friedrich Merz, leader dell’Unione cristianodemocratica (Cdu), è stato eletto cancelliere in una seconda votazione al Bundestag, il parlamento federale tedesco, dopo una prima bocciatura in mattinata.

Merz, 69 anni, ha ottenuto 325 voti su 630 deputati.

L’elezione di Merz era considerata una formalità dopo l’ufficializzazione, il 5 maggio, di un accordo di governo tra la Cdu e il Partito socialdemocratico (Spd, centrosinistra), ma nella prima votazione il candidato cancelliere aveva ottenuto appena 310 voti.

La bocciatura di Merz nella prima votazione è senza precedenti nella storia politica della Germania del dopoguerra e dimostra la fragilità della coalizione di governo.

Merz comincerà quindi il suo mandato quadriennale in una posizione di debolezza, mentre avrebbe dovuto riportare stabilità nel paese dopo la crisi politica causata dalla caduta del governo guidato dal socialdemocratico Olaf Scholz nel novembre scorso.

Il partito di estrema destra Alternative für Deutschland (Afd), che alcuni sondaggi danno attualmente in testa alle intenzioni di voto, ha reagito al caos del 6 maggio chiedendo nuove elezioni, ad appena tre mesi da quelle anticipate di febbraio.