La presidente peruviana Dina Boluarte ha annunciato il 5 maggio una serie di misure d’emergenza nella provincia di Pataz, nel nordovest del Perù, dopo il ritrovamento dei corpi di tredici impiegati di un’azienda mineraria, che erano stati rapiti.
L’attività mineraria, motore dell’economia peruviana, è al centro di forti tensioni nella provincia, dove dal febbraio 2024 è in vigore uno stato d’emergenza per le violenze legate all’estrazione dell’oro.
Tra le misure annunciate c’è un coprifuoco dalle 18 alle 6 del mattino nel distretto di Pataz, uno dei tredici della provincia omonima, che si trova nella regione di La Libertad, nonché la costruzione di una base militare.
Boluarte ha anche affermato che l’esercito assumerà il controllo dell’area della miniera d’oro in cui sono stati trovati i corpi, gestita dall’azienda peruviana La Poderosa, e che tutte le attività minerarie nella provincia saranno sospese per trenta giorni.
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Le tredici vittime erano impiegati di un’azienda fornitrice di servizi per la Poderosa, presa di mira negli ultimi mesi da una banda criminale.
Secondo l’azienda mineraria, 39 persone tra impiegati e minatori sono state uccise nella zona dal 2022.
“Chiederemo al congresso della repubblica di delegare l’esecutivo a legiferare sul terrorismo interno, perché è arrivato il momento di agire con forza contro la criminalità organizzata”, ha affermato Boluarte.
Il 4 maggio il governo aveva annunciato l’invio nel distretto di Pataz di squadre specializzate nella lotta alla criminalità.
In Perù è in corso un’ondata di violenze che ha spinto le autorità a proclamare lo stato d’emergenza in varie regioni del paese.