Il 9 maggio il presidente russo Vladimir Putin ha elogiato davanti a una ventina di leader stranieri il “coraggio” dei soldati russi impegnati in Ucraina durante una parata militare sulla piazza Rossa a Mosca, culmine delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della vittoria sulla Germania nazista.
Le celebrazioni hanno un ruolo centrale nella propaganda del Cremlino, che ha più volte affermato che l’operazione militare in Ucraina è una prosecuzione della guerra contro la Germania nazista.
“Tutto il paese sostiene l’operazione militare speciale in Ucraina”, ha affermato Putin, usando ancora una volta quest’eufemismo per descrivere l’invasione, lanciata nel febbraio 2022.
“Siamo orgogliosi del coraggio e della determinazione dei nostri soldati, che come sempre ci porteranno alla vittoria”, ha aggiunto, sottolineando che “oggi come allora la Russia è una barriera insormontabile contro il nazismo, la russofobia e l’antisemitismo”.
Sulle tribune della piazza Rossa erano presenti veterani della seconda guerra mondiale e leader di una ventina di paesi, tra cui Cina, Brasile, Kazakistan, Bielorussia, Vietnam, Armenia, Cuba e Venezuela.
Ignorando le sanzioni europee contro la Russia, era presente anche il primo ministro slovacco Robert Fico. C’erano anche il presidente serbo Aleksandar Vučić e il presidente dell’entità serba della Bosnia Erzegovina Milorad Dodik.
Davanti a loro hanno sfilato circa undicimila soldati, 1.500 dei quali hanno combattuto in Ucraina, secondo l’agenzia statale Tass. Alla parata hanno partecipato anche soldati di tredici paesi, tra cui Cina, Vietnam, Birmania ed Egitto.
In occasione delle celebrazioni Putin aveva ordinato una tregua unilaterale di tre giorni, dall’8 al 10 maggio. L’8 maggio l’Ucraina ha però accusato la Russia di aver condotto attacchi “su tutta la linea del fronte”, mentre l’esercito russo ha affermato di aver “rispettato rigorosamente” il cessate il fuoco, limitandosi a “rispondere in modo simmetrico agli attacchi dell’esercito ucraino”.
Il 6 e il 7 maggio Kiev aveva condotto degli attacchi con i droni che avevano disturbato il funzionamento degli aeroporti nell’ovest della Russia, suscitando timori per il regolare svolgimento delle celebrazioni.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha accusato i leader stranieri presenti alla parata militare di “sostenere l’aggressione russa”.
Durante un incontro al Cremlino l’8 maggio, Putin e il presidente cinese Xi Jinping avevano riaffermato i legami tra i loro due paesi di fronte a un occidente definito “egemonico”.