Il 5 giugno il parlamento neozelandese ha inflitto delle sospensioni da record a tre deputati maori per l’esecuzione di una haka di protesta in aula contro un progetto di revisione del trattato istitutivo del paese.
I due leader del Partito maori, Rawiri Waititi e Debbie Ngarewa-Packer, sono stati fermati per ventuno giorni, la sospensione più lunga mai inflitta.
La loro collega Hana-Rawhiti Maipi-Clarke, la deputata più giovane del paese, è stata invece sospesa per sette giorni.
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Il 14 novembre 2024 Maipi-Clarke, 22 anni, aveva strappato una copia del progetto di revisione ed eseguito insieme ad alcuni colleghi una haka, la danza tradizionale resa popolare in tutto il mondo dagli All Blacks, la nazionale neozelandese di rugby.
Il testo, che quel giorno avrebbe dovuto essere discusso in aula, puntava a reinterpretare il trattato di Waitangi, che nel 1840 aveva sancito la pace tra gli indigeni maori e i colonizzatori europei, e considerato il documento fondativo del paese.
Gli oppositori del progetto, respinto definitivamente in parlamento ad aprile, lo consideravano un tentativo di privare i circa 900mila membri della minoranza maori di diritti consolidati, creando forti tensioni nel paese.
“C’imponete il silenzio come in passato facevate con i nostri antenati, ma noi continueremo a farci sentire”, ha dichiarato il 5 giugno Waititi.
In precedenza il ministro degli esteri Winston Peters aveva deriso Waititi e i tatuaggi tradizionali che gli ricoprono il viso.
“Quel tizio che urla, quello con gli scarabocchi sul viso… possibile non riesca a stare zitto neanche cinque secondi?”, aveva affermato Peters, che ha origini maori. “Sono degli estremisti e la Nuova Zelanda ne ha abbastanza di loro”.
Le sospensioni sono state approvate dai tre partiti che compongono la coalizione di centrodestra al governo.