Il 9 dicembre la camera dei deputati brasiliana ha approvato, nel corso di una seduta burrascosa, un progetto di legge che punta a ridurre drasticamente la pena dell’ex presidente Jair Bolsonaro, condannato a 27 anni di prigione per tentativo di colpo di stato.
Se il testo sarà approvato anche dal senato federale, “la pena di Bolsonaro sarà ridotta da 27 anni e tre mesi a circa due anni e quattro mesi”, ha affermato il relatore del progetto, il deputato Paulinho da Força, in un video inviato all’Afp. Ma una decisione finale sulla pena spetterebbe comunque alla corte suprema, che aveva emesso la condanna.
Il progetto di legge, il cui obiettivo secondo i promotori è “pacificare il Brasile”, è stato approvato con 291 voti a favore e 148 contrari. Prevede inoltre di concedere la liberazione condizionale a più di cento sostenitori dell’ex presidente di estrema destra (2019-2022), condannati per l’assalto alle sedi del potere a Brasília l’8 gennaio 2023, pochi giorni dopo l’insediamento dell’attuale capo dello stato di sinistra Luiz Inácio Lula da Silva.
“È una legge di riconciliazione. Il paese non può permettersi di restare prigioniero del suo passato recente”, ha dichiarato Da Força durante la seduta.
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Il dibattito ha dovuto essere interrotto a lungo a causa di gravi disordini in aula. Un deputato filogovernativo, Glauber Braga, è stato espulso dalla polizia dopo aver denunciato “un’offensiva golpista” ed essersi seduto nel posto riservato al presidente della camera.
La diretta tv della seduta è stata interrotta e i giornalisti sono stati espulsi dall’aula, tra spinte e tafferugli. La Federazione dei giornalisti del Brasile ha condannato con forza “quest’episodio di violenza”.
Il progetto di legge prevede una riduzione significativa delle pene per vari reati, tra cui quello di tentativo di colpo di stato.
Bloccato da mesi, il progetto era stato infine messo all’ordine del giorno per la seduta del 9 dicembre con grande soddisfazione dell’opposizione di destra, favorevole a un’amnistia per Bolsonaro, che finora non aveva raggiunto l’obiettivo a causa delle manifestazioni di protesta.
“Non essendo riusciti a ottenere il clima politico e i voti necessari per l’amnistia, il primo passo è approvare una riduzione delle pene”, ha dichiarato Sóstenes Cavalcante, leader dei deputati d’opposizione.
La formazione di sinistra al potere ha invece definito “inaccettabile” l’iniziativa dell’opposizione.
“La legge è stata chiaramente concepita per favorire Bolsonaro e non nell’interesse generale”, ha dichiarato il leader della maggioranza Lindbergh Farias. “La seduta di oggi, caratterizzata dall’ennesimo tentativo di garantire l’immunità ai golpisti, è una vergogna e un attentato alla democrazia”, ha aggiunto.
A settembre Bolsonaro, 70 anni, era stato condannato a 27 anni di prigione per tentativo di colpo di stato, il cui obiettivo era impedire il ritorno al potere di Lula, che l’aveva sconfitto nelle elezioni presidenziali dell’ottobre 2022.
Intanto il 5 dicembre il figlio dell’ex presidente, il senatore Flávio Bolsonaro, 44 anni, aveva annunciato la sua candidatura alle presidenziali del 2026.